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Dossier Collezionare francobolli e capitalizzare valore aggiunto

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    | N. 2 articoliInvestire in francobolli

    Collezionare francobolli e capitalizzare valore aggiunto

    45 cent Lombardo Veneto del 1850 1° tipo carta a mano nuovo con traccia di linguella quotato 27mila euro sull'Unificato
    45 cent Lombardo Veneto del 1850 1° tipo carta a mano nuovo con traccia di linguella quotato 27mila euro sull'Unificato

    Ogni forma di collezionismo, intesa come diversificazione dei propri risparmi, ha bisogno non solo di passione ma di un'attenta gestione finanziaria. Il collezionismo filatelico non fa eccezioni. Ogni famiglia, una volta raggiunti gli obiettivi economici primari, come la casa, gli studi dei figli e gli investimenti mobiliari ed assicurativi, può “diversificare” i propri risparmi seguendo le proprie passioni: i rari francobolli o le affrancature, oltre a un fascino artistico-iconografico, possono offrire un pregio storico-collezionistico senza per questo richiedere impegni finanziari proibitivi. Come per qualsiasi altro bene collezionistico, anche una raccolta di francobolli e di rare affrancature offre sì il piacere del possesso, ma richiede la necessità di essere custodita per tempi sufficientemente lunghi, cosiddetti “generazionali” (valutabili in non meno di 20-25 anni) e non può essere alienata con successo prima del tempo.
    E non è tutto: un bene collezionistico per essere tale deve capitalizzare – seppur modesto – un valore aggiunto e non una perdita all'atto della rivendita. E perché questo avvenga, è essenziale che sia acquistato al “giusto prezzo” di mercato, in base alla sua disponibilità sul mercato, alla sua rarità, al suo stato di conservazione e, non ultimo, in base alla sua richiesta. E questo vale sia nelle vendite all'asta, ove il realizzo è trasparente, sia e soprattutto nelle vendite al dettaglio, ove il prezzo negoziato rimane riservato.

    Acquistare con il giusto sconto
    Sconto in % da applicare al prezzo “Unificato” per ottenere il giusto prezzo al dettaglio dell’oggetto filatelico

    L’asta non coincide col mercato. È bene, comunque, comprendere come i realizzi all'asta non siano da considerarsi in modo assoluto come “prezzi di mercato”, in quanto dipendono da numerosi fattori, come: disponibilità finanziaria dei clienti al momento dell'asta, qualità, possibilità di rateizzare, simpatia del venditore, periodo in cui ha luogo l'asta, visibilità della stessa e sua conoscenza da parte di “tutti” i collezionisti interessati, impossibilità di parlare con il venditore e di rendere il francobollo o effettuare un cambio parziale con un proprio bollo. In altre parole, in una vendita al dettaglio seduto alla stessa scrivania di fronte al commerciante, la trattativa è ben diversa! Infatti non si spiegherebbe perché lo stesso francobollo non venga venduto in un'asta a un certo prezzo e sei mesi dopo, in un'altra asta, venga magari aggiudicato al doppio!!!

    ASTE BOLAFFI ottobre 2018 Trinacria azzurro di Napoli del 1860 ben conservato nel colore ma assottigliato realizzo 13.420 euro

    Gli strumenti. Nell'ambito del mercato filatelico nazionale, che ha sofferto anch'esso negli ultimi anni una crisi finanziaria con un calo del numero dei collezionisti, “il giusto prezzo” per i buoni francobolli, quando reperibili, è lontano dal pieno prezzo di catalogo: in Italia vengono pubblicati l'”Unificato”, arrivato alla sua 45ª edizione, utilizzato dai Cif (Commercianti Italiani Filatelici s.r.l.), il “Sassone” arrivato alla 78ª edizione specializzata e il “Bolaffi”, quest'ultimo espressione commerciale dell’azienda filatelica torinese esistente dal 1890. Qui prendiamo come riferimento il catalogo “Unificato”, che in questi ultimi anni ha totalmente revisionato le quotazioni rendendole il più possibile aderenti alla realtà del mercato al dettaglio, per tutti gli stati di qualità (nuovo linguellato, linguellato ideale per buona centratura, nuovo, nuovo ideale, usato, su lettera). Spiega Sebastiano Cilio, nel Comitato di redazione e prezzi del catalogo “Unificato” e presidente dell'Associazione Nazionale Professionisti Filatelici: «il giusto prezzo al dettaglio si aggira intorno a una percentuale del prezzo di catalogo, in base al settore (cfr tabella). Naturalmente questo prezzo “al dettaglio” comprende il giusto utile per un negoziante con attività commerciale dichiarata regolare, tenuto conto delle spese generali, impegno professionale e finanziario, Iva, tasse, ecc. A sua volta il commerciante dovrà trovare rifornimento ad un adeguato sconto sul prezzo di catalogo».

    CASATI giugno 2018 Sardegna 40 centesimi prima emissione nuovo base 4mila euro realizzo 7.930 euro

    È bene, innanzitutto, che il collezionista acquisisca una buona sensibilità nel valutare lo stato di conservazione di un francobollo. Dal lato dell'immagine, nitidezza del colore (può deteriorarsi con una lunga esposizione alla luce), leggerezza dell'annullo per i francobolli usati che non deturpi l'immagine, presenza di tutti i dentelli per gli esemplari dentellati, buona centratura dell'immagine, i francobolli non dentellati devono presentare tutti e quattro i lati con margini bianchi visibili a occhio nudo, senza il minimo intacco dell'immagine. Sul retro del francobollo, per gli esemplari nuovi la gomma deve essere integra, presenza o meno di una traccia di linguella che in tempi passati si utilizzava per applicare i francobolli all'album, prima dell'avvento delle taschine, presenza o meno di punti di ossidazione o più estesi ingiallimenti se i francobolli sono stati custoditi in ambienti non asciutti.

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