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Chapter 11



Quando si parla di chapter 11 si fa riferimento alla procedura prevista dal capitolo 11 del Bankruptcy Code statunitense (equivalente alla nostra legge fallimentare), finalizzata alla soluzione della crisi dell'impresa attraverso un piano di riorganizzazione e molto simile al nostro concordato preventivo. Anche il chapter 11 è volto infatti al soddisfacimento dei creditori, ma contemporaneamente alla conservazione dell'attività dell'impresa in crisi.
Durante la procedura: a) il debitore mantiene il possesso dei propri beni; b) i creditori
non possono aggredire tali beni.
Il piano può avere il contenuto più vario, può prevedere il soddisfacimento integrale di alcuni creditori e parziale di altri (salvo il diritto dei creditori garantiti di essere sempre soddisfatti interamente, nella misura della garanzia), e può suddividere i creditori stessi in classi.
Una volta approvato dalla maggioranza dei creditori, il piano deve essere valutato dal tribunale ai fini dell'omologazione. Se non sono state proposte opposizioni, il tribunale accerta solo che il debitore sia in buona fede e che non siano state violate
norme imperative.
In caso di opposizioni, il tribunale deve accertare anche che il piano sia realizzabile e che sia idoneo a soddisfare i creditori più di quanto avrebbero ricevuto se il debitore fosse fallito.
L'omologazione chiude la procedura e libera il debitore da tutti i debiti antecedenti (cosiddetto discharge). (Niccolò Nisivoccia)

 
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