Silenzio-assenso
Costituisce una fattispecie di silenzio "significativo" caratterizzata dal fatto che l'inerzia della pubblica amministrazione nell'ambito di un procedimento amministrativo che si protrae oltre il termine stabilito dalla legge o da un regolamento viene equiparata dalla legge all'accoglimento della domanda e dunque a un provvedimento tacito di assenso.
Il silenzio-assenso mira cioè a responsabilizzare l'amministrazione e a evitare ritardi ingiustificati nel rilascio di provvedimenti autorizzativi.
L'istituto è disciplinato dalla legge sul procedimento amministrativo, che ne individua il campo di applicazione (sono esclusi per esempio tutti i procedimenti riguardanti l'ambiente, la pubblica sicurezza, la salute, eccetera) e le caratteristiche fondamentali (per esempio, l'annullamento d'ufficio o e la revoca dell'atto di assenso tacito).
Molto simile al silenzio-assenso è la dichiarazione di inizio di attività, disciplinata anch'essa dalla legge sul procedimento amministrativo, che consente, nel caso di procedimenti autorizzatori vincolati, l'avvio di un'attività privata (entro trenta giorni) sulla base di una semplice dichiarazione del privato comunicata all'amministrazione.
(Marcello Clarich e Giuliano Fonderico)