Goodwill
Si tratta del buon vecchio ‘avviamento'. Cioè a dire di quel valore intangibile di un'impresa che riflette la sua posizione sul mercato, la bontà del suo marchio, la rete di clienti e fornitori, la sua reputazione, e così via. La necessità di dare un valore all'avviamento sorge solitamente quand un'azienda viene comprata da un'altra, e l'azienda acquirente deve giustificare il prezzo pagato, che di solito è superiore (ma il goodwill può anche essere negativo) al ‘valore di libro' dell'azienda (attività meno passività, quali risultano dal bilancio). Questo avviamento diventa, nel bilancio dell'azienda acquirente, una attività che può essere ammortizzata, secondo regole diverse da Paese a Paese, come se fosse un normale investimento.