La Fao ha siglato con il Brasile un accordo multilaterale per promuovere la nutrizione nelle scuole e la sicurezza alimentare.

In pratica il Brasile si impegna perché altri Paesi possano trarre benefici dal Programma nazionale di nutrizione nelle scuole e dall’esperienza del Programma fame zero portato avanti dal presidente brasiliano Luiz Inàcio Lula de Silva, che dalla Fao ha ricevuto la medaglia agricola, massimo riconoscimento conferito dalla Fao a personalità che si sono distinte per il sostegno alla causa dello sviluppo sostenibile dell’agricoltura.
Sarà Haiti il primo Paese a beneficiare del piano, mentre Angola, Capo Verde e Mozambico collaboreranno con Brasile e Fao per programmi di sicurezza alimentare. L’accordo è stato siglato a Roma in occasione delle celebrazioni del sessantesimo anniversario della fondazione della Fao dal ministro dell’Educazione brasiliano Fernando Haddad, dall’ambasciatore del Brasile presso la Fao Flàvio Miragaia Perri e dal vice direttore generale della Fao Henri Carsalade, insieme ai ministri e agli ambasciatori dei Paesi beneficiari.
Il Programma nazionale brasiliano, che costa circa 500 milioni di dollari l’anno, fornisce pasti a 37 milioni di scolari over 14, che rappresentano circa il 20% della popolazione. «Il Programma fame zero - dice Henri Carsalade, dice direttore generale della Fao - ha finora dimostrato efficienza ed efficacia e per questo potrebbe rappresentare un modello per altri Paesi».
I programmi di nutrizione consentono, fra le altre, a milioni di bambini poveri, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, di frequentare la scuola. «Uno dei vantaggi dei programmi di nutrizione - aggiunge Carsalade - e delle mense scolastiche è che, oltre a potenziare l’istruzione, hanno effetti positivi, diretti e indiretti, su altri obiettivi di sviluppo, come la riduzione della fame e della povertà, l’uguaglianza fra i sessi, la cura e la prevenzione di Hiv e Aids, la salute».