13 marzo 2006 |
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Storica visita del rabbino Di Segni alla Moschea di Roma |
A Roma primo incontro ufficiale nella Moschea di Monte Antenne tra la comunità musulmana e quella ebraica: questa mattina il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni è arrivato poco prima delle 11.
Ad accoglierlo Mario Scialoja, direttore della Lega Musulmana Mondiale in Italia e Abdellah Redouane, segretario del Centro culturale islamico. Un applauso scrosciante ha accolto la stretta di mano fra Di Segni e Redouane. «Salam aleikum», ha detto Abdullah Redouane, «Shalom» gli ha risposto Riccardo Di Segni. Parole che significano «La pace sia con te, la pace sia su di voi» hanno aperto l’incontro ufficiale. «Sono particolarmente lieto - dice Redouane - in questa giornata di darvi il più caloroso benvenuto con la speranza e l'auspicio che questo incontro possa essere letto non soltanto come un elemento centrale e fondante nel percorso del dialogo interreligioso, ma anche come l'avvio di un impegno comune nella difesa di quei valori che ci accomunano, che vanno dalla fede nel Dio unico alla sacralità della vita». Fondamentale il dialogo. «Il nostro dovere - dice Di Segni - è realizzare l'esperienza del dialogo, ed è quello che stiamo cercando di fare». Secondo Di Segni il rifiuto del terrorismo e di ogni sua giustificazione «in nome di Dio», condannata oggi dal rabbino capo di Roma come «una bestemmia», deve scaturire «dalla comune discendenza da Abramo, che è il nostro Padre».
Non è mancata una chiara presa di posizione sulle vignette satiriche. «Noi ebrei di questa città - sottolinea Di Segni - abbiamo protestato contro le vignette satiriche nei confronti di ciò che è sacro all'Islam e abbiamo manifestato la nostra solidarietà: la lotta contro l'islamofobia e l'antisemitismo devono procedere parallele e non deve essere soffocata da esempi e ondate di intolleranza». Dal canto suo Rodane ha espresso «il mio e il nostro ringraziamento per il vostro gesto di solidarietà e la condanna di gesti che hanno recentemente visto il Profeta dell'Islam dileggiato e vilipeso con vignette offensive che non avevano nulla di umoristico. Episodio questo che ci ha molto provato e ferito, ma che non ci ha fatto perdere la fiducia negli uomini, ed ha anzi fortificato la nostra fede».
I rappresentanti delle due comunità hanno visitato la Moschea, poi le due delegazioni sono poi confluite nella sala delle conferenze per i discorsi ufficiali. Più volte è stato sottolineato che i rapporti tra musulmani ed ebrei di Roma durano da anni e più volte ci sono stati incontri tra avanguardie. Redouane e Di Segni hanno, nei loro discorsi, più volte criticato l'islamofobia e l'antisemitismo.
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