Record nella raccolta del Gratta e vinci: nei primi sei mesi dell’anno sono stati incassati 1,76 miliardi di euro contro 1,5 miliardi di tutto il 2005.
Con queste cifre il Gratta e vinci conquista il terzo posto nella classifica dei giochi più amati dagli italiani, superato solo dagli introiti delle macchinette e dal lotto. La lotteria istantanea, puntando su una grafica più aggressiva, ampliando l’offerta di giochi, aumentando la quota ridistribuita in premi ai giocatori é in continua crescita: si è passati da una raccolta di 489 milioni del 2004, ai 1.492 milioni del 2005, ai 1.760 milioni dei primi sei mesi del 2006. «Con una raccolta che ha superato gli 1,7 miliardi di euro nei primi sei mesi del 2006 - spiega Maurizio Santacroce, presidente del Consorzio lotterie nazionali - l'Italia è sul punto di raggiungere la Francia, mercato principe in Europa nel settore dei Gratta e vinci, nonostante il portafoglio transalpino possa contare su di un'offerta di 25 prodotti rispetto agli attuali 10 disponibili in Italia. Un risultato sicuramente al di sopra delle aspettative». A due anni dal rilancio del Gratta e vinci il numero dei giocatori è aumentato del 304% raggiungendo quasi 10 milioni di persone. Il numero di biglietti venduti (760 milioni dal gennaio al giugno 2006) è salito in misura esponenziale.
La ricetta per ottenere risultati così di rilievo non è, però, semplice, visto che si testano un centinaio di giochi l’anno per poi metterne in commercio solo cinque o sei. «Valutiamo creatività di ogni tipo - spiega Santacroce - e abbiamo 50 focus group l’anno che valutano i desideri e le preferenze dei consumatori». È in arrivo nel 2007 anche un biglietto da 10 euro, che consentirà vincite ancor più ricche.
Le vincite. Il punto di forza è proprio nei premi. «È un gioco facile e immediato - spiega Maurizio Santacroce, presidente del Consorzio lotterie nazionali - che ridistribuisce in vincite il 65% di quanto raccolto con le vendite: in pratica un biglietto su 4 è vincente: prima veniva ridistribuito circa il 50 per cento». In media, poi, l’8% dell'incasso va ai rivenditori, il 4,37% al Consorzio lotterie nazionali e poco meno del 23% allo Stato. La forchetta di incasso dello Stato varia, a seconda dei giochi, dal 21 al 28 per cento, come nel caso di “Medaglia d’oro”, il gioco che ha finanziato i giochi invernali di Torino. Attualmente il portafoglio è costituito da 10 giochi, che saliranno a 12 dopo l’estate e a quota 15 entro la fine del 2007.
Il biglietto più gettonato. La parte da leone la fa il «Miliardario», che con un biglietto da 5 euro promette vincite da 5 a 500mila euro: nei primi sei mesi del 2006 su 1.760 milioni di raccolta totale, ha incassato 861,02 milioni di euro. Nei primi sei mesi dell’anno sono state distribuite vincite per 1.075 milioni di euro. La dea bendata ha baciato soprattutto i giocatori lombardi (153,9 milioni di euro di vincite), seguiti dai siciliani (148 milioni), dai pugliesi (133,8 milioni) e dai campani (120,4 milioni di euro). Si tratta delle Regioni dove i giocatori investono di più nel gioco: in Lombardia nei primi sei mesi dell’anno sono stati giocati al Gratta e vinci 252,9 milioni di euro, in Sicilia 244,9 milioni, in Puglia 215,9 milioni, in Campania 196,3 milioni di euro.
Come si incassano i premi. Santacroce ha spiegato che gli incassi dei premi fino a 150 euro si riscuotono immediatamente dal rivenditore autorizzato, per quelli fino a 5mila euro si chiede la prenotazione del pagamento presso una rivendita, mentre per le cifre superiori ci si può recare direttamente presso l’ufficio premi del Consorzio lotterie nazionali o si può inviare il biglietto con raccomandata con ricevuta di ritorno o ci si può presentare a uno sportello bancario convenzionato che provvede all’incasso. Un iter che in tutto può richiedere un paio di settimane.