Nuove regole per l'esame di maturità: il Consiglio dei ministri ha varato uno schema di decreto legislativo che modifica la disciplina degli esami di Stato
Saranno ammessi agli esami di maturità gli studenti che superano lo scrutinio finale e hanno saldato i debiti formativi contratti negli anni scolastici precedenti. In pratica, il ripristino del giudizio di ammissione agli esami sarà valido per tutti già a partire dall'anno in corso, ma sul fronte dei debiti, arriverà a regime tra tre anni. «Il piano dei debiti e dei crediti - dice il ministro dell'Istruzione Beppe Fioroni - è un piano triennale e non è possibile cambiare le regole all'ultimo anno. Così a partire dagli studenti del terz'ultimo anno, il superamento dei debito diventa determinante, perchè altrimenti non c'è l'ammissione agli esami di maturità. Anche perchè quelli che hanno già fatto il terzo e quarto anno, hanno seguito una normativa diversa».

Cambiano anche i requisiti di ammissione per gli studenti che intendono partecipare all'esame per merito: l'ammissione è legata al cosneguimento di 8/10 in ogni materia dello scrutinio del penultimo anno e al conseguimento della media 7/10 nei due anni precedenti. Contro gli esamifici è previsto per i privatisti non in possesso della promozione all'ultima classe un esame preliminare e la residenza nella località dell'istituto scelto come sede d'esame. Il numero dei candidati esterni non potrà superare il 50% dei candidati intreni, fermo restando il limite numerico di 35 alunni per classe. Presso le scuole può essere costituita una commissione ad hoc per i soli candidati esterni. Novità anche per i puntegi della valutazione finale: il credito scolastico passa da 20 a 25 punti, il colloquio scende da 35 a 30 punti.

Nuove regole anche sul fronte delle commissioni d’esame che saranno composte da tre membri interni e tre esterni, con commissario d’esami esterno che non potrà cumulare più di due classi. Negli istituti tecnici e professionali spazio alle attività pratiche di laboratorio nella seconda prova, per dare continuità con il mondo del lavoro. Una task force di ispettori effettuerà il monitoraggio del regolare svolgimento degli esmi negli istituti statali e paritari. Gli studenti non appartenenti all'Unione europea che non abbiano frequentato l'ultimo anno potranno sostenere l'esame di Stato come privatisti.

Filo diretto, poi, fra scuola e università, con percorsi di orientamento tenuti anche da docenti universitari direttamente nelle scuole e con un collegamento del valore del titolo di studio conseguito con i criteri di accesso alle facoltà. Potenziato il raccordo fra scuola e università. L’eccellenza negli studi sarà premiata da un riscontro finanziario, con borse di studio o crediti per gli studi universitari. L'impegno previsto dal disegno di legge è di 5 milioni di euro.Il ministro dell'Università Fabio Mussi ha annunciato la riemissione del decreto ministeriale sulle nuove classi di laurea, quello della Moratti che erq stato sospeso. Il decreto, spiega il ministro, contiene «diversi cambiamenti per il contrasto della frammentazione e dequalificazione degli studi universitari», assicurando che il nuovo provvedimento si innesta perfettamente nella filosofia del disegno di legge presentato dal ministro Fioroni.