1 novembre 2006 |
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Salta la tassa sui Suv, superbollo per le auto oltre i 100 kilowattdi Luigi Lazzi Gazzini e Marco Rogari |
Non più un superbollo per i soli Suv, ma un aumento della tassa di circolazione sulle auto con potenza superiore ai 100 Kw, ovvero 136 cavalli e su tutte le vetture inquinanti.
Ad annunciare la decisione è stato il Governo, nel corso del vertice mattutino con la maggioranza. Nelle stime dell'Esecutivo le nuove entrate, circa 300 milioni l'anno, assicurerebbero la copertura dell'innalzamento da 7.500 a 7.750 euro della no-tax area per gli ultrasettantacinquenni. Ma, al termine di un nuovo vertice serale, ecco profilarsi ritocchi per l'emendamento, peraltro non ancora depositato - almeno fino alla tarda serata di ieri - alla commissione Bilancio di Montecitorio. Di fronte allo spettro di una nuova ondata di critiche per il ricorso «all'ennesima tassa», nell'Ulivo c'è chi ha esercitato pressioni sul Governo per alzare la soglia sopra la quale far scattare il superbollo auto.
Tra le ipotesi anche quella di attenuare il peso della sovrattassa, portando da 100 Kw a 120-130 Kw la soglia di applicazione: in questo caso, salirebbe ulteriormente la maggiorazione per Kw inizialmente indicata tra 1,3 e 1,5 euro per Kw oltre, appunto, quota 100 Kw. Il meccanismo studiato dal Governo, se accolto dalla commissione, farebbe scattare una stangata su Suv e "supercar", ma l'aumento del bollo colpirebbe anche le berline e, in qualche caso, le vetture di segmento medio, se dotate di un motore potente. Ad esempio, Fiat Stilo 1.9 multijet 16 v o Ford Fiesta 2000 16 v.
L'aggravio oscillerebbe da un minimo di 1,29 euro per Kw sopra i 100 Kw per le vetture meno inquinanti (Euro 4 ed Euro 5) per salire fino a un massimo di 1,50 euro ogni Kw per le auto Euro 0. A salvarsi sarebbero, insomma, solo le auto Euro 4 ed Euro 5 con potenza inferiore ai 100 Kw.
Di fronte alle forti perplessità della maggioranza, il Governo si è dichiarato disponibile a modificare le ipotesi di tassazione delle auto. Non sarebbe la prima volta. Il Governo ha dapprima proposto il bollo gratis per auto e moto non inquinanti ma con sovrattassa sui Suv; quindi, retromarcia sulle esenzioni e, da ultimo, la novità di ieri. Dopo la riunione serale, il sottosegretario all'Economia Alfiero Grandi ha infatti ammesso che quella del Governo è una proposta «aperta». E che, comunque, l'intervento ipotizzato «non è un superbollo», ma «una rimodulazione sulla base del principio: chi più inquina, più paga».
Superbollo o no, l'iniziativa si lega a una nuova edizione del l'emendamento sull'Irpef che, nell'ultima stesura, prevede un ulteriore irrobustimento delle detrazioni a beneficio di tutti i contribuenti con redditi sotto i 40mila euro e, in particolare, a vantaggio dei lavoratori autonomi tra 23 e 28mila euro. L'intenzione è di attenuare alcuni scalini fiscali. Il meccanismo è il seguente: 10 euro di detrazione in più tra 23mila e 24mila euro, 20 euro tra 24mila e 25mila euro, 30 euro tra 25mila e 26mila, 40 euro tra 26mila e 27.700 euro, 25 euro tra 27.700 euro e 28mila euro.
Non basta. Con lo stesso emendamento, secondo quanto annunciato dal Governo, dovrebbero cambiare anche le regole per le compensazioni dei crediti Iva. Le quali non saranno più automatiche, ma dipenderanno dal silenzio-assenso dell'amministrazione. In particolare, il contribuente dovrà inoltrare una domanda per via telematica il giorno 10 del mese: in caso di silenzio dell'Agenzia delle entrate, il giorno 16 potrà effettuare la compensazione.
L'Esecutivo ha deciso inoltre di presentare un emendamento sulla compartecipazione delle Regioni all'accisa del gasolio. Ma non ha chiarito a quale articolo della Finanziaria intende proporlo. Abbandonato invece dagli stessi proponenti (Ulivo, Prc e Comunisti italiani), soddisfatti dai nuovi sgravi sotto i 40mila euro, il progetto di introdurre aliquote Irpef del 45 e del 47 per cento per i redditi alti.
Laura Fincato, Dl, chiede infine un trattamento fiscale unico per i servizi di telefonia aziendale mobile e fissa. La commissione Bilancio, comunque, non sembra volersi affrettare. Nessun voto si è ancora avuto sulla Finanziaria 2007. I lavori sono oggi sospesi per la festività. Non così le riunioni di maggioranza sui temi aperti: sicurezza, sgravi per gli apprendisti, trasporto locale, ticket sanitari, centri per l'impiego e lavori socialmente utili. La commissione riprenderà domani. L'esame in referente dovrebbe esaurirsi entro venerdì notte o sabato mattina. Poi l'aula, quindi il Senato.
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