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27 ottobre 2006 |
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Su Romano Prodi 128 controlli fiscali illeciti. Spiati anche Napolitano e Berlusconidi Mara Monti |
Spiati per due anni attraverso l'anagrafe tributaria.Per almeno 127 volte sarebbero stati interrogati i computer degli uffici dell'Agenzia delle Entrate per verificare la posizione di contribuenti eccellenti tra cui il premier Romano Prodi e la moglie Flavia Franzoni. Controlli illegali sono stati scoperti anche ai danni di altri politici, una ventina tra alte cariche istituzionali, passate e presenti. In ambienti attendibili vicini all'inchiesta circolano anche i nomi di Giorgio Napolitano, dal maggio scorso presidente della Repubblica, del suo predecessore Carlo Azeglio Ciampi, dell'ex premier e attuale capo dell'opposizione Silvio Berlusconi e del leader dei Ds Piero Fassino. Nel mirino anche personaggi del mondo delcalcio e dello spettacolo: calciatori e soubrettes.
Sono 127 gli «spioni» sparsi in tutta Italia perquisiti ieri dal Scico ( Servizio centrale d'investigazione sulla criminalità organizzata) della Guardia di Finanza, ora tutti indagati dalla procura di Milano per il reato di accesso abusivo al sistema informatico dell'anagrafe tributaria nazionale: la maggior parte è dipendente dell'Agenzia delle Entrate (117 funzionari), ma c'è anche una decina di militari della GdF. A scoprire questo spionaggio tributario è stata una denuncia del ministero dell'Economia «a tutela» del premier e della consorte, giunta alla procura di Milano un mese fa,il 29 settembre. Subito sono scattate le indagini coordinate dal pm Francesco Prete proprio mentre, sempre a Milano, scoppiava lo scandalo dei dossier illegali degli investigatori privati che ha portato in carcere Giuliano Tavaroli e Emanuele Cipriani.
Vicende dai connotati simili, ma per ora senza alcun collegamento, mentre resta un mistero la finalità dello spionaggio tributario: uno degli «spioni» nel corso della perquisizione avrebbe ammesso di avere consultato l'anagrafe su Prodi. Perché gli è stato chiesto: «Per curiosità», è stata la risposta. Dalle verifiche delle Fiamme Gialle emergono le prime conferme dell'attività illecita. Dall'analisi dei pc e dei documenti sequestrati sarebbero state individuate le cosiddette strisciate, la prova dell'accesso ai terminali dell'Anagrafe tributaria.
Gli investigatori per ora sono cauti, escludono l'esistenza di una rete di spionaggio. Un dato, però, emerge su tutti: i picchi di accessi abusivi per ottenere informazioni su Prodi e la moglie, (atti del registro tributario e di compravendita, partecipazioni societarie) si collocherebbero in corrispondenza con l'uscita su alcuni quotidiani di notizie su donazioni fatte dal premier ai propri figli, oppure, in un caso, su un'operazione immobiliare. Gli accessi più numerosi si collocano tra il 21 e il 24 novembre 2005; un'altra punta si verifica il 22 gennaio 2006 e un terzo picco è stato registrato dal 30 marzo all'8 aprile di quest'anno, quando alcuni giornali polemizzarono con la decisione di Prodi di «sfruttare» la norma sulle donazioni approvata dal governo Berlusconi.
In ambienti giudiziari siprecisa che tra i 127 indagati non figura alcun giornalista, ma viene fatto notare che la maggior parte dei controlli effettuati sulla posizione tributaria del premier è in coincidenza con la pubblicazione di questi articoli.
Spiati. Il premier Romano Prodi e la moglie Flavia Franzoni: sulla loro posizione tributaria risulterebbero i 127 volte accessi abusivi.
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