«Un parto felice, ma con passaggi dolorosi»: così il ministro dell’Università e della Ricerca Fabio Mussi descrive il varo del disegno di legge della Finanziaria per il 2007, per il quale ci sono volute 12 ore di fitta discussione in Consiglio dei ministri prima del via libera per l’invio del testo in Parlamento.
Una Finanziaria che promette, secondo il ministro «forti innovazioni di sistema, come ad esempio le norme per evitare il proliferare degli atenei, aperture per l'ingresso di giovani ricercatori e l'istituzione di un'agenzia per la valutazione. Complessivamente le risorse aumentano, più per la ricerca che per l' università, meno però di quanto avessi desiderato». Dalla Finanziaria arriva uno stop alle università telematiche, regole più severe per il riconoscimento dei crediti professionali per l’iscrizione alle lauree triennali. Previsto anche lo sblocco delle assunzioni dei ricercatori.
Anvur. Nasce L’Agenzia nazionale per la valutazione università e ricerca (Anvur) che valuterà in modo autonomo e imparziale i risultati della didattica e della ricerca di università, enti pubblici ed enti privati destinatari di fondi pubblici.
First. Via anche al Fondo unico per gli investimenti in ricerca scientifica e tecnologia: si chiama First e racchiude i 4 Fondi preesistenti presso il dicastero dell’Università e della ricerca.
Imprese. Le imprese che investiranno in ricerca potranno ottenere un credito d’imposta fino al 10% dei costi sostenuti, che salirà al 15% se si avvarranno di contratti con università ed enti pubblici. Limite fissato a 15 milioni di euro l’anno, budget di 300 milioni l’anno per 3 anni.
Università. Il ministro sul fronte degli atenei ha illustrato il cosiddetto «pacchetto serietà» che prevede il blocco delle università telematiche con la ridefinizione dei criteri per l’accreditamento e la verifica di quelle già operanti, il blocco delle convenzioni che riconoscono crediti formativi in base all’attività professionale svolta: d’ora in poi gli atenei non potranno convalidare più di 60 crediti per una laurea triennale. Blocco, poi, della proliferazione delle università: non sarà, dunque, più possibile aprire facoltà e corsi fuori dal Comune sede legale dell’ateneo.
Ricercatori. Dal 2007 si potrà stabilizzare il personale precario nel limite del 40% del turn over, mentre nei prossimi 3 anni in università ed enti di ricerca si potrà assumere sul 100% del turn over dell’anno precedente senza limiti di qualifica. Per fare un esempio la cessazione di un autista può consentire l’assunzione di un ricercatore. Gli enti di ricerca nel 2008 e nel 2009 potranno assumere ricercatori nel limite dell’80% del budget delle entrate correnti complessive.
Nel piano straordinario triennale è anche prevista l’assunzione di 2mila ricercatori tramite concorso indetto entra marzo 2007. I fondi a disposizione sono 20 milioni di euro nel 2007, 40 nel 2008 e 80 nel 2009. Il ministro ha anche annunciato che cambierà lo status giuridico dei ricercatori: un disegno di legge a corollario della finanziaria istituirà la terza fascia di docenza. «Attraverso il disegno di legge - spiega Mussi - faremo in modo che non ci siano ricercatori di diverse classi. Ci sarà un'unica figura di ricercatori che sarà il docente di terza fascia».
Studenti universitari. Sul fronte del diritto allo studio è previsto un credito d’imposta fino a 2.633 euro l’anno per gli studenti fuori sede che scelgono una sede universitaria ad almeno 100 chilometri da casa.
Docenti. Credito d’imposta fino a mille euro per i docenti universitari che acquisteranno un personal computer. Sul fronte dei tagli i professori universitari avranno una riduzione del 50% degli incrementi automatici biennali. Resterà identico, invece, l’incremento automatico annuale.
Borse di studio. Per le borse di studio scende da 177 milioni di euro del 2006 a 157 milioni il budget previsto dalla Finanziaria per il 2007.
Accademie e conservatori. La Finanziaria prevede 20 milioni di euro per le accademie di belle arti e i conservatori, divisi equamente fra edilizia e funzionamento. Rispetto al 2006 si registra un incremento delle risorse di 7,5 milioni di euro.
Cipe. Per la prima volta il ministero dell’Università entra a far parte del Cipe.
Edilizia universitaria. Per l’edilizia universitaria, residenze studentesche comprese, la Finanziaria prevede uno stanziamento di 157 milioni di euro.
nicoletta.cottone@ilsole24ore.com