3 ottobre 2006 |
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L'opposizione: il Governo non blindi la Finanziaria |
Dopo l'intervento di Padoa Schioppa, il presidente di turno Pierluigi Castagnetti ha concesso brevi interventi per questioni procedurali.
Questi i passaggi più significativi degli esponenti dell'opposizione.
Pierferdinando Casini
Il Governo non blindi la Finanziaria: lo ha chiesto in Aula alla Camera il leader dell'Udc Pierferdinando Casini: «Chiedo al ministro Padoa Schioppa un impegno politico: il governo e la maggioranza non blindino la Finanziaria, ma si aprano al Parlamento».
Nicola Bono
Il capogruppo di An alla Camera: «Non si può poi pensare di aiutare il turismo con l'imposizione di nuove tassazioni e, pertanto, appare fortemente contraddittorio il ministro con delega al turismo, Francesco Rutelli, che da un lato denuncia l'esagerazione dell'Iva sul turismo e ne teorizza improbabili riduzioni e dall'altro avalla l'istituzione di una torchiatura fiscale, che rischia di risultare esiziale per il turismo italiano, già sofferente per l'aggressiva concorrenza internazionale».
Luigi Casero
«Sorprende sentire Padoa-Schioppa affermare che questa finanziaria non è sufficiente. Forse il ministro dell’Economia pensa già ad una manovra correttiva per il 2007?». Per il responsabile economico di Forza Italia Luigi Casero «sarebbe opportuno che il ministro spiegasse meglio che cosa intende dire e non si trincerasse dietro affermazioni generiche ed ambigue. Evidentemente è in difficoltà visto che la manovra economica è stata criticata da una fetta consistente del paese e non è condivisa da una parte della sua stessa coalizione».
Enzo Raisi
«La sovrattassa sui Suv è l'ennesimo regalo che i Governi dell'Ulivo hanno deciso di offrire all'industria Fiat». Lo afferma Enzo Raisi, capogruppo di An nella Commissione attività produttive della Camera.
Roberto Cota
«Ce l'hanno a morte con le piccole e medie imprese ed il sistema produttivo»: così Roberto Cota, capogruppo della Lega in Commissione Affari costituzionali, ha commentato l'intervento di Padoa-Schioppa in aula alla Camera. Il discorso del ministro «è stato un susseguirsi di battute e battutine contro il mondo delle imprese. Questo è inaccettabile. Sul Tfr poi ha toccato il fondo, parlando di tasso di favore per gli imprenditori. In buona sostanza, anche i piccoli e medi imprenditori, ma anche i professionisti e i commercianti, cioè tutti coloro che hanno dei dipendenti sarebbero dei furbastri che hanno ampiamente goduto dei privilegi. Ma in che mondo vive? Di chi sta parlando? Forse di se stesso - conclude Cota - che ha sempre vissuto nella bambagia con lauti emolumenti».
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