20 ottobre 2006 |
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Maroni: «Manca il fondo di garanzia alle imprese. Noi l'avevamo previsto» |
«Alla fine sono tornati ad applicare la riforma che avevo fatto io» dice Roberto Maroni, Presidente dei deputati della Lega, a proposito dell'accordo raggiunto sul Tfr.
«È una buona cosa - prosegue - perchè era una riforma equilibrata». L'ex Ministro del Welfare giudica positiva anche l'anticipazione di un anno rispetto al 2008 del varo della previdenza integrativa che scatta a gennaio 2007. Ma l'accordo, dice non va bene da un altro punto di vista: «Rimane oscuro l'aspetto fondamentale, che era stato richiesto e posto come condizione dal mondo delle imprese: la compensazione finanziaria e non la compensazione fiscale di cui continua a parlare il Ministro del Lavoro». Perchè «Il problema è: tu piccola impresa che metti il Tfr nei fondi avrai la possibilità di avere il credito? Con la mia riforma c'era un accordo tra Governo e Abi che garantiva l'accesso al credito, come avevano chiesto le imprese ed era automatico, c'era un automatismo che ora è sparito». Per questo, secondo Maroni, sul Tfr «il Governo ha fatto uno dei più grandi pasticci degli ultimi 10 anni: fa una proposta senza concordarla, poi fa retromarcia e alla fine mette una soglia» . Il giudizio del leader leghista resta in questa fase «Sospeso» ma «Se non si trova un sistema per la comprensazione finanziaria, che noi avevamo trovato, cioè il fondo di garanzia, per le imprese sarà un danno rilevante».Le Top News del Sole 24 ORE sul telefonino. | TOP al 48224 |
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