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12 ottobre 2006 |
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La protesta dei professionisti contro manovra e dl Bersani |
Ventimila professionisti sono scesi in piazza a Roma contro la manovra e il decreto Bersani sulle liberalizzazioni.
Ad aprire il corteo un grande striscione dietro al quale erano schierati i leader di tutte le categorie presenti, dagli avvocati ai commercialisti, dai farmacisti ai geologi. Accanto a loro ha fatto una fugace comparsa il leader di An Gianfranco Fini. «L'aumento dal 12,5 al 20% delle imposte sulle rendite finanziarie delle casse previdenziali dei professionisti - ha detto Maurizio De Tilla, presidente dell'Associazione degli Enti previdenziali privati - dimostra come il governo voglia proseguire nell'attacco all'autonomia e alla libertà delle professioni, disattendendo le richieste del mondo professionale e arrecando un grave danno ai diritti di tutti i cittadini». Lunghi momenti di tensione si sono verificati a piazza Venezia: cordoni di polizia e carabinieri hanno bloccato la piazza per impedire che i manifestanti potessero alla spicciolata raggiungere palazzo Chigi. Vibranti le proteste: «Siete peggio dei comunisti», «È un sequestro di persona». Alla «Marcia del ceto medio» e alle parole di Fini («È una manifestazione civile, di cui mi auguro che a Palazzo Chigi tengano conto») ha risposto il ministro dello Sviluppo economico Pierluigi Bersani: «Le manifestazioni vanno tutte rispettate, anche quando sono critiche. Se vogliamo ribadire la centralità delle professioni nel futuro, bisogna avere il coraggio delle riforme. Su questo c'è la disponibilità a discutere. Penso che nelle prossime settimane possa esserci un confronto al ministero della Giustizia, anche con la nostra presenza».Le Top News del Sole 24 ORE sul telefonino. | TOP al 48224 |
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