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17 novembre 2006

Berlusconi: manovra ideologica. Manifestano studenti, ricercatori e Cobas

Silvio Berlusconi non cambia idea e torna a bocciare la Finanziaria del centrosinistra «ideologica e fatta soltanto di tasse» e accusa il Governo di usare «lo strumento fiscale come strumento di penalizzazione». «Del resto - considera - quando Bertinotti propone di abolire la proprietà privata dimostra proprio questa ostilità». E ragiona: «se sono vere alcune voci che circolano hanno avuto un extra-budget di 15-20 mld di euro. E allora che bisogno c'era di fare una Finanziaria così pesante?». Poi pensa alla manifestazione Cdl indetta contro la manovra: «In piazza saremo tantissimi perché in tantissimi vogliono essere protagonisti della protesta» e assicura che anche senza organizzazione i cittadini parteciperanno comunque «per ora la presenza organizzata è di 200 mila persone. Tutto il resto verrà in più e sara tanto, tantissimo».
Studenti, precari universitari, Cub e Cobas sono scesi in piazza contro la Finanziaria. I lavoratori del mondo della ricerca e dell'università hanno manifestato a Roma, insoddisfatti degli ultimi sforzi del governo per far fronte alle richieste del settore per la modifica sostanziale della manovra sulla conoscenza. La manifestazione è partita da piazza della Bocca della Verità per arrivare in piazza Navona.
«Non ci sono atti concreti del governo - affermano Cgil, Cisl e Uil - che diano il segno di una sostanziale inversione di tendenza nè sull'Università, nè per gli Enti Pubblici di Ricerca. I tagli ai finanziamenti sono rimasti tali, rischiando la messa in discussione dei rinnovi dei contratti di lavoro e della stessa attività ordinaria degli Enti e degli Atenei; così come sono del tutto insufficienti e inadeguate le risorse per affrontare in modo adeguato il problema del precariato».
Il Ministro Fabio Mussi nei giorni scorsi ha più volte incontrato Tommaso Padoa-Schioppa per reperire ulteriori risorse, che secondo i sindacati non bastano, perchè «potrebbero solo consentire un contenimento dei tagli, ma certamente non ristabilire una condizione di normalità della gestione degli Enti e degli Atenei».
In piazza contro la Finanziaria anche i Cobas, che hanno organizzato cortei in 27 città . Alle manifestazioni partecipano anche gli studenti dei collettivi universitari e studenteschi, ma ci sono soprattutto insegnanti, precari, e lavoratori dei call center.
Secondo Piero Bernocchi, leader dei Cobas «senza contare gli studenti nelle 27 piazze italiane ci sono 300 mila lavoratori. Aderiscono, invece, allo sciopero circa un milione e mezzo di persone». Per Bernocchi «c'è un malcontento molto forte» perchè «abbiamo di fronte un berlusconismo senza Berlusconi. È una Finanziaria che aumenta solo i soldi per Confindustria e per la spesa militare, che raggiunge per la prima volta la spesa sociale. Nulla viene fatto invece per il lavoro dipendente, non vengono tagliate le tasse e non vengono stabilizzati i precari». Il leader dei Cobas manda anche un messaggio alla Cgil che definisce «nono partito dell'Unione».



 

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