Speciali in evidenza
Speciale Smau
Speciale ambiente
Speciale scuola
Speciale Auto
Un anno di rincari
Speciale mutui
Voli low cost
Speciale ETF
Studi di settore
Risparmio energetico
Auto & fisco
Navigatori GPS
Musica Mp3
Guida alle facoltà
Come risparmiare
XV Legislatura
shopping 24

Servizi

Il Sole Mobile

Servizi Ricerca

Attualità ed Esteri

ARCHIVIO »

25 novembre 2006

A Milano la Confartigianato contro la manovra

«Siamo un mulo che non arretra davanti a niente. Con questa manifestazione abbiamo dimostrato di avere la forza associativa, la presenza sul territorio. Se questo Governo ha un pò di coraggio può modificare la Finanziaria per quelle parti che consentono di sperare in maggior sviluppo e in una maggior ripresa. Perchè se schianta il mulo dell'artigianato, schianta il Paese». Lo ha detto il presidente di Confartigianato, Giorgio Guerrini, parlando agli artigiani riuniti nel nuovo polo fieristico milanese di Rho-Pero per manifestare contro la finanziaria. Alla manifestazione, durata poco più di un'ora, sono intervenute stando alla capienza del padiglione fieristico oltre 8 mila persone, anche se le stime di Confartigianato parlano di quasi 20 mila presenze, rispetto ai 15 mila artigiani chiamati in appello. Dei muli, quattro in totale con uno bardato anche dei colori di Confartigianato, hanno guidato i tre diversi cortei partiti nel mattino e confluiti nel quinto padiglione della fiera da Brescia, Varese e Bergamo. Il motto della manifestazione, del resto, era proprio questo:«Ci hanno preso per il mulo».
I manifestanti avevano per lo più le bandiere dell'associazione di categoria, anche se non mancavano gli striscioni di rito, come «orgoglioso di essere idraulico» o «tassassini!» («le mani in tasca le mette solo mia moglie»). «Siamo qui per dire con forza e orgoglio che questa finanziaria non va bene - ha detto loro il presidente Guerrini -. Non siamo avvezzi a manifestazioni ma la misura è colma».
«Questa è la peggior finanziaria che abbiamo visto in questi ultimi anni - ha detto -. Era dal '93 che gli artigiani non scendevano in piazza, da quando abbiamo manifestato contro la minimum tax. Oggi sentiamo tanto odore di minimum tax, di voglia di tassare attraverso gli autonomi, di elevare la pressione fiscale solo in una direzione, verso gli artigiani, verso chi lavora e produce - ha detto Guerrini -. Questa Finanziaria è intrisa di una ideologia vecchia e stantia che contrappone padroni e operai».
I punti principali della Finanziaria contestati da Confartigianato sono l'inasprimento degli studi di settore, che secondo l'associazione aumenta il prelievo fiscale di un miliardo per il settore, le tasse locali, che Confartigianato teme possano esplodere, e i maggiori costi dell'apprendistato. Su quest'ultimo tema, Guerrini ha tra l'altro ricordato che «Giotto andava a bottega da Cimabue e la sua famiglia pagava Cimabue per tenerlo a bottega. Dal '300 ad oggi è sempre stato così».



 

Suggerimenti

>Info quotazioni

A richiesta, via sms, la quotazione istantanea e in tempo reale del titolo che ti interessa

>Flash news

Scarica il programma gratuito, e ricevi sul tuo desktop le ultimissime notizie di economia e finanza

News