I dati sul fabbisogno statale sono al centro di una serie di rivendicazioni da parte di centrodestra e centrosinistra.
L'europarlamentare di Forza Italia Renato Brunetta ha subito commentato: «Come volevasi dimostrare i dati sul fabbisogno annuale del settore statale 2006, inferiore di circa 25 miliardi rispetto a quello registrato nel 2005, con un calo, dunque, del 41% svelano che i conti pubblici italiani sono apposto e il merito va a Berlusconi e Tremonti e alla loro politica economica. Prodi e Padoa-Schioppa sono dei bugiardi che hanno ingannato gli italiani».
Dall'Unione risponde il Ministro per lo Sviluppo Economico Pier Luigi Bersani evidenzia: «I buoni risultati di cassa inducono esponenti del centrodestra a dichiarazioni surreali di rivendicazione del risultato. Come ognuno può facilmente vedere i conti di cassa migliorano per il miglioramento delle entrate che, non a caso, comincia fra maggio e giugno». E aggiunge: «Tolta la coda di un condono e il vincolo posto alle Regioni in maggior squilibrio per la spesa sanitaria non si vede che cosa possa rivendicare Tremonti sia dal lato delle entrate che delle spese. Per il nostro Governo il problema resta dunque quello di verificare e consolidare nel tempo la lotta all'evasione, allargare la base imponibile e contenere, riqualificandola, la spesa corrente».
Secondo Giuseppe Vegas, ex viceministro dell'Economia del governo Berlusconi, la frenata del deficit pubblico è «la prova che la manovra è stata una stangata inutile». Riguardo al rigoroso controllo della spesa operativa, rivendicato dal ministro dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa dallo scorso giugno, Vegas rileva: «qualche azione dissuasiva dell'evasione potrà essere stata pure intrapresa, ma non è tale da cambiare il trend dell'autotassazione che deriva dalla legislazione fiscale dell'anno scorso». E, sempre da Forza Italia, Maurizio Sacconi propone una manovra correttiva per ridurre le tasse.
Anche il presidente di Confocommercio, Carlo Sangalli si aspetta ora «quell'abbassamento delle tasse promesso da troppo tempo e che non ha più motivo di essere rimandato. Grazie alla crescita del gettito fiscale e mettendo mano alle spese improduttive della pubblica amministrazione - precisa - ci sono davvero i presupposti per destinare le risorse al rilancio dell'economia».
Da An Altero Matteoli, considera i dati sul fabbisogno «Ancora un'altra prova, quella ufficiale, che la finanziaria tutta tasse voluta cocciutamente da Prodi e da Padoa-Schioppa era e resta ingiustificabile. Una riprova che Prodi ed il suo ministro dell'Economia hanno mentito sui conti pubblici e sull'andamento delle entrate fiscali affluite nel corso di tutto il 2006 e non negli ultimi mesi come ha affermato Prodi nel corso della conferenza stampa di fine anno».
Marina Sereni, vicepresidente del gruppo Ulivo alla Camera sottolinea che il buon andamento dei conti grazie alla lotta all'evasione, produrrá anche un «calo delle tasse». E precisa: «Abbiamo fatto una manovra impegnativa perchè abbiamo ereditato un vero e proprio dissesto finanziario ratificato da tutte le agenzie internazionali. I dati sul fabbisogno, resi noti ieri dal Tesoro, come i precedenti risultati sulle entrate fiscali mostrano che, fin da giugno 2006, questo governo sta percorrendo la strada giusta». Adesso, dice il Ministro della Solidarietà sociale Paolo Ferrero «Bisogna concentrarsi sull'equitá sociale, che poi produce effetti sulla crescita economica. Erano gli altri due punti del programma con cui abbiamo vinto le elezioni. Ma a distanza di otto mesi non abbiamo dato risposte concrete. Non è stato fatto nulla».
