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Al via la settimana mondiale della sicurezza stradale

di Claudio Tucci

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23 aprile 2007

Il video delle Nazioni Unite sulla campagna della sicurezza stradale

Con lo slogan «I love life», «Amo la vita», parte la prima settimana mondiale della sicurezza stradale. L’iniziativa, che si tiene dal 23 al 29 aprile, è stata indetta, nell’ottobre del 2005, dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, con la risoluzione A/60/5 e ha l’obiettivo di migliorare la sicurezza globale sulle strade. Durante questa settimana, che verrà celebrata in ogni Paese, sono attese centinaia di manifestazioni, a livello globale e locale, soprattutto per sensibilizzare i giovani. Dati dell’Onu, evidenziano, infatti, come più del 40% di tutte le morti dovute a incidenti stradali riguardino i giovani compresi tra gli 0 e i 25 anni. Solo in Italia, secondo l’Aci, più di 100 bambini muoiono ogni anno sulle nostre strade e i conducenti con meno di 30 anni sono protagonisti della metà dei 600 incidenti che quotidianamente si verificano nel Belpaese.

Durante le notti del fine settimana, sempre secondo dati forniti dall’Aci, si registra il triste dato di un morto ogni 75 minuti (la media giornaliera è di uno ogni 97 minuti), proprio nelle ore in cui si concentra solo il 4% del traffico. Alta velocità (15%), distrazione (8%) e mancato rispetto della segnaletica (6%) rappresentano le cause di incidente più ricorrenti per i giovani. «La maggior parte degli incidenti - sottolinea Franco Lucchesi, presidente dell’Aci - può e deve essere evitata con investimenti economici e formativi complementari a una politica globale di intervento».

La campagna dell'Oms.
Tra le iniziative, a livello globale, della settimana della sicurezza stradale, l’evento principale è rappresentato dall’Assemblea mondiale dei giovani per la sicurezza stradale che riunirà insieme delegazioni di giovani provenienti da diversi Paesi per discutere e promuovere i temi della sicurezza stradale.

Merita poi di essere evidenziata l’iniziativa dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) che ha creato una serie di 5 poster (Road Marks) con l’obiettivo di sensibilizzare l’azione riguardo l’uso del casco, la guida in stato di ebbrezza, l’alta velocità, le cinture di sicurezza e la visibilità. Destinatari dei poster sono soprattutto i giovani, i pedoni, i ciclisti, i motociclisti, i ragazzi neo patentati e i semplici passeggeri. Immagini con ragazzi stesi al suolo che ricordano che a volte è troppo tardi per indossare la cintura o il casco, per smettere di bere, per rallentare o per farsi avvistare come pedoni o ciclisti.


Le iniziative italiane. In Italia merita un primo piano l’iniziativa della Regione Piemonte che ha organizzato, dal 20 al 29 aprile, corsi di guida sicura per neopatentati, motociclisti e guidatori over 65. Fra gli eventi degni di nota dal 23 aprile le farmacie italiane distribuiranno il «Soffia e sai», un etilometro «fai da te» contro le stragi del sabato sera.

Sul fronte della prevenzione delle stragi del sabato sera è sceso in campo anche il Governo che, assieme alle associazioni di categoria (imprenditori dell’intrattenimento, pubblici esercizi, barman), ha promosso una serie di iniziative (tra cui il Codice etico di autoregolamentazione per la sicurezza stradale) per contrastare e ridurre il numero di incidenti stradali che provocano ogni anno 5 mila vittime, 20 disabili gravi e 330 mila feriti. L’Aci raccoglie nelle piazze italiane le firme a sostegno della petizione che impegna l’Onu, il G8 e il Governo italiano ad adottare provvedimenti concreti per la sicurezza stradale.

Sull’onda del successo di Federico Moccia «Tre metri sopra il cielo», l’iniziativa del Moige, Movimento italiano genitori e Socitras, Società italiana di traumatologia stradale: si chiama «Io e te, tre metri sotto terra», campagna sociale, con pagine pubblicitarie e spot radiofonici, rivolta ai giovanissimi per evitare che gli incidenti distruggano molte vite e tante famiglie. Non passa inosservato l’invito dell’Adoc e del Movimento dei consumatori che ricordano la pericolosità dell'autostrada Torino-Milano e lanciano un appello a tutti gli automobilisti «alla massima prudenza e al rispetto dei limiti di velocità e delle distanze di sicurezza».

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