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Adotta un nonno. Come trovare casa fuori sede a prezzi equi

di Sara Deganello

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24 agosto 2007

Dopo l'estate riaprono le università, e assieme alle attività accademiche ricomincia per molti studenti fuori sede anche la caccia al posto letto. Per chi decide di studiare in una città diversa dalla propria, e tuttavia non rientra nei parametri per accedere agli studentati gestiti direttamente dagli atenei, molte volte comincia una vera e propria odissea: un percorso ad ostacoli in un mercato costellato da offerte di affitti in nero e prezzi gonfiati oltre il valore reale. Quello degli alloggi per gli studenti è un problema comune a tutte le grandi città di tradizione universitaria. Tuttavia c'è chi tenta strade alternative per risolvere la questione.

Guardando oltre confine, a Parigi la Siemp - società del Comune di Parigi che gestisce gli immobili di proprietà comunale - ha lanciato «Locajeunes»: un progetto che permette ai proprietari di appartamenti sfitti di offrirli agli studenti universitari con contratti di10 mesi, durante l'anno accademico. L'affitto minimo mensile è fissato, dall'aprile 2006, a 15,22 euro al metro quadrato, con un tetto per l'aumento al 15%.
Si tratta di uno strumento agile che oltre a favorire l'incontro tra domanda e offerta, fornisce anche specifiche garanzie di cui la Siemp stessa si fa carico. Da una parte il proprietario riceve l'assicurazione del pagamento del locatario, inoltre ha la possibilità di assistenza per interventi di rinnovamento e manutenzione del locale. Dall'altra lo studente ha la garanzia di trovare una sistemazione affidabile. Tutte le informazioni, in francese, si possono trovare sul sito www.louezgagnant.com.

In Italia esiste da quasi dieci anni un esperimento abitativo e sociale che è la coabitazione tra anziani soli e giovani universitari. Si tratta di una formula di compromesso per cui lo studente, in cambio di vitto e alloggio a casa dell'anziano proprietario, fa piccoli lavoretti domestici e paga una quota per le spese. Ha preso piede alla fine degli anni Novanta in alcune città e ora il ministero dell'Istruzione ha il progetto di estenderlo in tutto il Paese, creano una rete nazionale di servizi comuni.

A Milano il progetto «Prendi in casa uno studente» è coordinato dall'associazione Meglio Milano (www.meglio.milano.it). Negli anni scorsi, a sostegno dell'iniziativa, la Provincia ha erogato incentivi ai proprietari partecipanti al progetto per migliorare la propria abitazione e Fastweb ha attivato abbonamenti gratuiti a chi lo richiedeva. Il Politecnico offre anche per le sedi di Como e Piacenza soluzioni abitative simili: a Piacenza gli alloggi sono offerti agli studenti a prezzi agevolati in cambio di attività di volontariato da svolgersi all'interno della sede universitaria. Si può trovare un quadro complessivo di proposte su www.residenze.polimi.it.

A Firenze nell'ambito dell'iniziativa «Abitare insieme: uno studente, un anziano» l'azienda per il diritto allo studio fiorentina mette on line i formulari per richiedere la coabitazione: www.dsu.fi.it.

Anche a Viterbo è attivo un progetto simile e dal web è possibile scaricare il modulo per richiedere la convivenza, sia da parte degli studenti che degli anziani: www.politichesociali.vt.it/giovanianziani/.

L'università di Modena e Reggio Emilia, assieme al Comune di Modena e a Unicapi(Unitaria cooperativa abitazioni a proprietà indivisa) ha dato vita al progetto «Ospitalità studenti», per fuori sede che decidono di alloggiare in casa di anziani. Lo slogan è «Compagnia in casa e 150 euro di rimborso mensile». Per informazioni: www.comune.modena.it/ospitalita-anziani.

Sulla stessa linea, a Padova l'operazione «Non più da soli» viene promossa dall'Associazione studenti e dal sindacato pensionati Cgil: www.comune.padova.it/associazioni/asu.

A Bologna l'associazione Famiglia Insieme con la collaborazione del Comune e del sindacato pensionati Cgil ha lanciato agli universitari l'iniziativa «Adottate un nonno». Per contatti: www.flashgiovani.it. Nella città emiliana, inoltre, è partita pochi mesi fa una campagna informativa sui benefici dei contratti regolari per contrastare il mercato degli affitti in nero. Tra i vantaggi per gli studenti il prezzo calmierato a norma di legge e benefici fiscali, per i proprietari la riduzione del 30% dell'imponibile Irpef derivante dal canone d'affitto. Tutto il materiale è scaricabile dal sito www.unibo.it/Portale/Studenti/supporto/affitto.htm.

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