Archiviate le tre «i» di inglese, informatica e impresa, si riparte dalle tabelline e dall'italiano. Tabelline, grammatica, sintassi, nomi di fiumi, mari, monti sin dalle elementari, storia del Novecento in terza media saranno, infatti, le priorità dei percorsi di studio della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione. Il ministro della Pubblica istruzione Giuseppe Fioroni ha presentato alla stampa le «Nuove indicazioni per la scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione» che saranno applicate dalle scuole per due anni, fino al 2009, in via sperimentale. Poi dall'anno scolastico 2009-2010 entreranno definitivamente a regime. Per la prima fase saranno stanziati 36 milioni di euro, come previsto dalla Finanziaria 2007, e non verranno modificati i quadri orari. «Il curricolo - ha spiegato Fioroni - diventa più snello e si privilegiano italiano, matematica, storia e geografia a informatica, inglese e impresa». Prima di passare ad altro, secondo il ministro è indispensabile, conoscere l'essenziale.
La scuola italiana, negli anni passati, aveva scommesso sulle tre «i»con l'obiettivo di aprire la scuola alla modernità e far impadronire i ragazzi dei nuovi linguaggi della contemporaneità. Ma, sottolinea Fioroni, gettare un ponte «tra l'italiano ignorato e l'inglese, la matematica incerta e i computer, l'ignoranza sulla guerra, sul fascismo e sul nostro Paese, che pure molte indagini hanno fatto emergere, e il mondo della produzione é un'operazione di marketing che non fa bene ai nostri ragazzi». Insomma, nessuna ricetta, spiega il ministero, ma criteri di buona scuola, con una lista di obiettivi sfoltita, che tiene conto degli orientamenti europei ed è attenta ai contenuti della nostra tradizione culturale.
Le 110 pagine del dossier, che saranno spedite a tutti gli insegnanti italiani al costo di 30 centesimi ciascuno, avviano, per Fioroni, un «cantiere di lavoro biennale durante il quale le scuole, nella loro autonomia, saranno impegnate a riflettere, integrare, valutare, validarle, in collaborazione con la Commissione nazionale». Nelle nuove indicazioni le singole discipline sono proposte all'interno di tre grandi aree disciplinari, l'area linguistico-artistico-espressiva, storico geografica e matematico-scientifico- tecnologica favorendo così l'interdicliplinarietá e il lavoro collegiale tra gli insegnanti. Per favorire il confronto, la discussione e la condivisione delle esperienze della fase sperimentale nel portale del ministero sarà creata un'area dedicata. È la fine, decreta Fioroni «del progettificio permanente. Si torna in classe, con una battuta potrei dire che si riparte dalle tabelline, ma anche da un apprendimento sperimentale, diretto, in laboratorio, che il ministero sostiene con l'iniziativa Scuola Aperta promossa con 15 milioni di euro».
Il ministro ha anche annunciato la presentazione, fra qualche giorno, di un gruppo di lavoro per affrontare l'emergenza matematica. La matematica - ha sottolineato Fioroni - é un tassello fondamentale della conoscenza e nel nostro paese, in questo momento, c'é un'emergenza educativa». Secondo i dati del ministero, infatti, il 44% degli studenti ammessi con debito alle classi delle superiori ha lacune. E la matematica unisce in ignoranza l'Italia dal Nord (44,8% degli studenti con debito) al Sud (43,2%), passando per il Centro (44,4%) e le isole (43,9%) e accomuna trasversalmente gli indirizzi di ogni ordine e grado, in una forchetta che va dal 51,6% dello scientifico al 41,2% dei professionali. Il gruppo di lavoro avrà l'incarico di fornire soluzioni per superare l'emergenza.
