CAPRI - Il ministro degli Esteri Massimo D'Alema, che ha anticipato il suo intervento in programma al termine della prima giornata del convegno dei Giovani Imprenditori di Confindustria, ha ricordato l'agente del Sismi morto ieri in seguito al rapimento e al blitz avvenuto nei giorni scorsi in Afghanistan: «Rendiamo omaggio a un militare morto nell'esercizio delle sue funzioni», parole che sono state accolte da un lungo applauso della platea. Entrando nei temi del dibattito, D'Alema ha detto di essere favorevole a un nuovo patto fiscale con le imprese». Le misure previste dalla Finanziaria, tra cui la riduzione dell'Ires e dell'Irap, «non comporteranno un aumento della pressione fiscale delle imprese, almeno non lo comporteranno - aggiunge - per quelle che in questi anni hanno pagato le tasse e che ora pagheranno meno».
D'Alema ha quindi rassicurato agli imprenditori che la strada sulla quale si sta procedendo, «è quella della Germania», che ha ridotto in maniera considerevole la pressione fiscale. «Sono favorevole - ha precisato - a sfoltire la politica degli incentivi che è discrezionale e alimenta le cattive abitudini della politica», ma egli si attende che «per ulteriori margini che le imprese italiane guadagneranno potranno andare al recupero di competitività».
Riforma elettorale nell'interesse di tutti
Sulle riforme il vice presidente del Consiglio e ministro degli Esteri ha detto: «Si faccia la riforma della legge elettorale e quella modesta riforma costituzionale di cui il Paese ha assolutamente bisogno». D'Alema ha esortato con forza maggioranza e opposizione affinché capiscano che senza le riforme necessarie continuerà «un'alternanza a perdere» in cui «chi governa non riuscendosi si logora, l'opposizione si rincuora ma poi se torna al Governo vive la stessa impotenza. Prima lo capiamo e meglio è. E' una storia che abbiamo vissuto. E' successo a tutti». D'Alema ha invitato, dunque, a smettere di disputare su nuove elezioni facendo vivere il Paese in una perenne incertezza: «Cerchiamo invece di utilizzare, a partire dall'emergenza di un Paese che protesta persino in forme estreme, questa opportunità».
«Scegliete - ha detto ancora - purchè si scelga qualcosa che ha senso, non una confusa invenzione nell'illusione di trarre vantaggio con un interesse di parte». In particolare, riferendosi alle parole di Berlusconi, D'Alema ha spiegato che «anzichè continuare la disputa sulla data delle elezioni, facendo vivere al Paese una situazione di perenne incertezza, io dico vediamo come utilizzare questo momento di crisi che può anche essere una opportunità. Non per il Governo che c'è, ha concluso - ma per quello che verrà, con la certezza che potrà governare il Paese meglio di noi».
All'arrivo all'Hotel Quisisana di Capri, dove si svolgono i lavori del convegno, anche D'Alema, come il presidente del Senato Marini, ha ricevuto l'accoglienza delle "Iene": che gli hanno chiesto se ci sia dell'altro dietro la simpatia nei confronti del segretario di Stato Usa Condoleezza Rice. D'Alema non raccoglie e risponde senza scomporsi: «C'è la politica». Insiste la "Iena": «Ma lei lo sa che sei comunista?»; risposta: «Ce l'aveva nelle carte». Altra domanda: «Aveva un rossore sul volto, Condoleezza?» risposta: «Il volto è scuro».
