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Cronologia / Dall'Ulivo al Partito democratico

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14 ottobre 2007

È una vicenda che copre dodici anni quella che si compie con la nascita del Partito democratico. Una vicenda che comincia nel 1995, dall'Ulivo come coalizione fra partiti di centro e partiti di sinistra, e che arriva alla formazione di un partito unico in cui confluiscono storie ed esperienze diverse. Ecco una cronologia di fonte Ansa

2 febbraio 1995, nasce l'Ulivo - Romano Prodi annuncia di mettersi alla testa di un'aggregazione di centro sinistra chiamata Ulivo. All'appello rispondono il Pds e altri partiti della sinistra (non Rifondazione comunista), il Partito popolare aderisce dopo la scissione della componente di Buttiglione, che si allea a Berlusconi.
La vittoria del 1996 - L'Ulivo vince le elezioni come coalizione di forze che vanno dal Ppi al Pds, legata al Prc da un patto di desistenza. Prodi diventa presidente del Consiglio.
La crisi del 1998 - Rifondazione rompe con Prodi, che chiede la fiducia alla Camera ma cade per un voto. Al governo va D'Alema grazie all'appoggio determinante dell'Udr di Francesco Cossiga.
1999: nascono i Democratici, Prodi va a Bruxelles - Per le europee, i prodiani promuovono le liste dei Democratici che ottengono più del 7 per cento. Con i prodiani ci sono anche Antonio Di Pietro e alcuni sindaci come Rutelli e Cacciari. Prodi va alla presidenza della commissione Ue, dove resta fino al 2004.
2000, D'Alema perde e lascia - La coalizione perde le regionali e D'Alema si dimette; al governo va Giuliano Amato.
2001, Rutelli sconfitto da Berlusconi - Francesco Rutelli guida l'Ulivo alle elezioni vinte dalla coalizione di Berlusconi (che ha ricucito con la Lega, mentre l'Ulivo ha perso il Prc e l'Italia dei Valori di Di Pietro). Rutelli si consola col risultato della Margherita, che assorbe i partiti di centro e sale al 14,5 per cento; lui e Fassino cominciano a lavorare alla ricostruzione del centro sinistra.
2002, anno della contestazione - Dopo la sconfitta, è l'ora dei movimenti. I girotondi di Nanni Moretti danno vita ad una manifestazione in piazza San Giovanni a settembre («non perdiamoci di vista», grida il regista), mentre la mobilitazione della Cgil sull'articolo 18 sembra preparare la leadership di Cofferati. La coalizione recupera l'accordo con Di Pietro e Bertinotti nelle amministrative, che danno segnali di ripresa;
nel 2003 strappa alla Cdl il Friuli e la provincia di Roma.
2004: Prodi lancia Uniti nell'Ulivo - Romano Prodi promuove la lista unitaria dell'Ulivo alle europee, cui aderiscono Ds, Margherita, Sdi e Repubblicani europei, e che prende il 31,1 per cento. Con la trasformazione dell'Ulivo nasce la differenza fra la coalizione (prima Gad, "Grande alleanza democratica", poi Unione) e la federazione ulivista (abbreviata in Fed).
2005: la vittoria nelle regionali e le primarie - Prodi e i Ds spingono per liste unitarie alle regionali, Rutelli resiste. Alla fine, vengono presentate liste unitarie in 9 regioni su 14, e il centro sinistra vince in 12. Prodi chiede le primarie per la sua investitura: ottiene il 74,1 per cento. Grande affluenza e file di cittadini in molti seggi.
2006: Prodi torna a Palazzo Chigi - Vittoria di misura dell' Unione, che riporta Prodi a Palazzo Chigi. L'Ulivo (ora senza Sdi) presenta la lista unitaria alla Camera e prende il 31,3 per cento; al Senato con liste separate, i Ds si fermano al 17,5, la Margherita al 10,7. Gruppi unitari in tutte e due le camere.
4-5 ottobre 2006, il seminario di Orvieto detta la "Road Map" - Seminario ulivista per andare verso il partito democratico. La sinistra Ds non partecipa.
Aprile 2007, Ds e Margherita si sciolgono - Margherita e Ds a congresso per sciogliersi all'unisono ed avviare la costituzione del Pd. Si stacca la Sinistra democratica. A maggio si insedia il comitato promotore di 45 persone. Fissata al 14 ottobre l'elezione dell'assemblea costituente. Il 18 giugno si decide che il segretario sarà eletto contestualmente all'assemblea.
27 giugno 2007, arriva Veltroni - Veltroni rompe gli indugi e, da Torino, si dice pronto a correre per la segreteria. Con lui si candida Dario Franceschini. Poi arrivano le candidature di Rosy Bindi ed Enrico Letta, mentre rinuncia Bersani.
30 luglio, in nove si candidano, ma restano in cinque - Presentate nove candidature per la segreteria, ma quattro sono respinte in vari momenti (quelle di Di Pietro e Pannella perchè provenienti da altri partiti). Alla fine resteranno in corsa Adinolfi, Bindi, Gawronski, Letta e Veltroni.
12 settembre, 1 euro per votare - Abbassato ad 1 euro il contributo per gli elettori (rispetto ai 5 previsti). Alla chiusura delle liste, il 25 settembre, ne risultano presentate 2227, di cui 1181 a sostegno di Veltroni.
14 ottobre 2007 - Notevole affluenza alle primarie del Partito democratico. Nella sola mattinata votano oltre 600mila persone, a metà pomeriggio si profila un trend di affluenze superiorea 1,5 milioni. Prodi esulta: il sogno dell'Ulivo diventa realtà.

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