Anche il Governo, come i molti italiani che hanno sottoscritto la petizione sul sito del Sole- 24 Ore, crede nel 5 per mille. Siamo convinti che esso garantisca sussidiarietà, autonomia e libertà. Nella Finanziaria dello scorso anno, dinanzi a un quadro di grande difficoltà, siamo riusciti a mantenere questa forma di finanziamento, confermando il tetto di 250 milioni di euro. Appenaè stato possibile, si è deciso di elevare il tetto di oltre il 50%: lo abbiamo fatto nel decreto collegato alla Finanziaria 2008.
La società italiana crede nel cinque per mille. Il successo di sottoscrizioni della petizione sul sito del «Sole-24 Ore» lo conferma. Anche il Governo ci crede e lo sta dimostrando. Siamo convinti che esso garantisca sussidiarietà, autonomia e libertà. Sussidiarietà nel permettere che le decisioni siano prese a un livello il più possibile vicino ai cittadini. Libertà nel far sì che sia lo stesso contribuente a indicare quale settore e associazione finanziare. Autonomia nell'assicurare che volontariato e ricerca beneficino di risorse adeguate ai propri obiettivi di utilità generale, senza scontare vincoli imposti dall'alto.
Nella Finanziaria dello scorso anno, dinanzi a un quadro della finanza pubblica in grande difficoltà, siamo riusciti a mantenere questa forma di finanziamento, confermando il tetto di 250 milioni di euro, in linea con quanto il precedente governo aveva realizzato nella Finanziaria 2006. Tale limite ha alimentato frustrazioni nel mondo dell'associazionismo, lo sappiamo. Per questo, appena è stato possibile, si è deciso di elevare il tetto di oltre il 50 per cento. Lo abbiamo fatto nel Dl collegato alla Finanziaria 2008 che di fatto, mettendo a disposizione risorse per ulteriori 150 milioni, riesce a esaudire le indicazioni dei contribuenti relativamente alla prima annualità di applicazione della norma (redditi 2006). Peraltro, è stato elevato dello stesso ammontare il tetto per il 2008 con riferimento alle scelte dei contribuenti per i redditi 2007. Questa Finanziaria conferma il cinque per mille e l'esecutivo s'impegna a lavorare con il Parlamento per una copertura integrale anche per l'anno prossimo. Riassumendo, con la nuova manovra vengono stanziate risorse aggiuntive per complessivi 400 milioni di euro.
Fin qui le questioni di copertura finanziaria. Questioni peraltro nient'affatto marginali, visto che questo strumento utilissimo pesa sulle casse dello Stato. Continuare a investirci, specie in tempi di contenimento della spesa, è dunque una scelta che vale doppio.
Più in generale, vogliamo affrontare in modo organico il tema. Un dato è certo: la popolarità dello strumento è molto alta. I 16 milioni di sottoscrittori e il sempre più ampio ventaglio di richieste che ciascuno di noi riceve al momento della compilazione della dichiarazione dei redditi lo testimoniano. Bene hanno fatto, quindi, i firmatari della petizione, Gianluca Salvatori e questo giornale, a porre la questione della stabilizzazione e dell'integrità del cinque per mille nella nostra legislazione. Perché il cinque per mille pretende e merita una valorizzazione, specie in una prospettiva di sostenibilità e trasparenza.
Sostenibilità finanziaria sul lungo periodo significa messa a regime del meccanismo, per evitare che ogni anno la Finanziaria ne debba ridisporre entità e modalità. Tuttavia, per raggiungere un simile obiettivo, proprio in un'ottica di sussidiarietà, si dovranno studiare forme di co-responsabilizzazione delle associazioni beneficiarie, che possano includere lo stesso co-finanziamento dei progetti. Sarà poi fondamentale assicurare pubblicità e trasparenza sull'utilizzo dei fondi e sulla loro rendicontazione, per permettere un'analisi comparativa e rendere così più consapevoli le scelte dei contribuenti.
Siamo pronti a confrontarci su questi temi, eventualmente con un testo di riforma organica, lavorando con il Parlamento, in particolare con l'Intergruppo per la Sussidiarietà. Naturalmente, un intervento del genere non può prescindere da un dialogo costante con il mondo delle associazioni e dei settori beneficiari. Questi ultimi non sono necessariamente portatori degli stessi interessi. Le esigenze di razionalizzazione e concentrazione del finanziamento devono allora contemperarsi con quelle di diversità e rispetto delle preferenze individuali. Una riflessione in tal senso, del resto, è stata già avviata dall'Agenzia nazionale per le Onlus.
Il riordino del cinque per mille potrà contribuirealla stabilizzazione di questa fonte complementare di finanziamento per il volontariato e la ricerca. È un impegno che il Governo si assume. Sappiamo che il non profit è un attore di primo piano nell'ambito delle politiche di welfare e di inclusione socialee consideriamo la sussidiarietà il baricentro di un sistema istituzionale moderno ed efficiente. Continueremo a rafforzare il ruolo di entrambi, come abbiamo fatto in questo primo scorcio di legislatura.
* Sottosegretario alla presidenza del Consiglio