ILSOLE24ORE.COM > Notizie Italia ARCHIVIO

Mafia, «talpe» a Palermo: chiesta la condanna a 8 anni per Cuffaro

commenti - |  Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci
15 ottobre 2007


Otto anni di reclusione nei confronti del presidente della Regione Sicilia, Salvatore Cuffaro, imputato di favoreggiamento a Cosa Nostra e rivelazione di notizie riservate: è questa la richiesta di condanna avanzata dal procuratore aggiunto Giuseppe Pignatone, a conclusione della requisitoria nel processo alle cosidette «talpe della Ddda». I pm hanno poi chiesto la condanna a 18 anni per il manager della sanità privata Michele Aiello, che deve rispondere di associazione mafiosa; nove anni per il
maresciallo del Ros Giorgio Riolo, accusato di concorso in associazione mafiosa; cinque anni per il radiologo Aldo Carcione, imputato di concorso in rivelazioni di segreto d'ufficio.

Il procuratore aggiunto Giuseppe Pignatone ha infine avanzato le richieste anche nei confronti degli imputati minori del processo: 4 anni per l'ex segretario della Procura Antonella Buttitta; un anno e quattro mesi per Roberto Rotondo; 3 anni e sei mesi per Giacomo Venezia; 5 anni e mille euro di multa per Michele Giambruno; 4 anni e sei mesi per Domenico Oliveri; nove mesi per Salvatore Prestigiacomo; due anni per Adriana La Barbera e Angelo Calaciura; 5 anni e mille auro di multa per Lorenzo Iannì.
Pene pecuniarie sono state invocate per le società Atm (1 milione e 549 mila euro) e per la diagnostica per immagini (un milione di euro).

I difensori del presidente della Regione siciliana, Salvatore Cuffaro, hanno depositato nella terza sezione del Tribunale di Palermo l'istanza in cui chiedono la «remissione» del processo in altra sede giudiziaria per «la grave situazione ambientale» che si è venuta a creare nei giorni scorsi all'interno della Procura di Palermo con le polemiche che hanno portato il procuratore aggiunto Alfredo Morvillo a smentire e sconfessare i due Pm del processo «Talpe alla Dda», Maurizio De Lucia e Michele Prestipino. Il
Tribunale, presieduto da Vittorio Alcamo, sta valutando se sospendere il dibattimento e mandare gli atti in Cassazione, così come prevede la legge, oppure - cosa anch'essa consentita dalla procedura penale - proseguire il dibattimento con la requisitoria e al tempo stesso inviare comunque gli atti alla Suprema Corte.

RISULTATI
0
0 VOTI
Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci Condividi su: Facebook FacebookTwitter Twitter|Vota su OkNotizie OKNOtizie|Altri YahooLinkedInWikio
L'informazione del Sole 24 Ore sul tuo cellulare
Abbonati a
Inserisci qui il tuo numero
   
L'informazione del Sole 24 Ore nella tua e-mail
Inscriviti alla NEWSLETTER
Effettua il login o avvia la registrazione.


 
   
 
 
 

-UltimiSezione-

-
-
8 maggio 2010
8 maggio 2010
08 Maggio 2010
8 maggio 2010
8 maggio 2010
 
Prendeva la pensione della madre morta. Arrestato
L'Indagine del Cnr nei mari italiani
IL PUNTO / Il dopo Scajola e gli interrogativi sul governo
Addio a Giulietta Simionato
VIDEO / Le dimissioni di Scajola (da C6.tv)
 
 
Cerca quotazione - Tempo Reale  
- Listino personale
- Portfolio
- Euribor
 
 
Oggi + Inviati + Visti + Votati
 

-Annunci-