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Le 10 regole per evitare danni e furti quando siete in auto

di Maurizio Caprino

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10 ottobre 2007


1. Il fenomeno più recente è il riacutizzarsi dei furti su autovetture nelle aree di servizio. Le "prede" preferite non sono più i turisti che si fermano con auto stracariche, ma tutte quelle persone che - per l'abbigliamento o altri particolari - dà l'idea di spostarsi per lavoro. Il motivo è che ormai quasi sempre queste persone hanno con sé un computer portatile munito di scheda Umts per connettersi a Internet da qualsiasi posto consenta anche l'uso del cellulare. Questi computer oggi sono molto ambìti dalla criminalità e forzare la auto nelle aree di servizio è il modo più semplice per procurarseli. Spesso il bagagliaio viene aperto senza lasciare tracce evidenti di effrazione, per cui il derubato inizialmente si convince di aver dimenticato il computer da qualche parte e intraprende una ricerca ansiosa e infruttuosa.
2. Un altro fenomeno recente colpisce invece tutti, con una certa preferenza per quelli che appaiono più indifesi (donne a anziani al volante di modelli non di lusso). Consiste nel lanciare da un'auto un corpo metallico che - sbattendo contro la carrozzeria della vettura della vittima - fa poco danno ma molto rumore. A quel punto, l'autore del lancio fa di tutto per fermare la vittima e, quando ci riesce, gli mostra un piccolo danno sulla sua auto (spesso, uno specchietto rotto). Date l'aria quasi sempre poco rassicurante della controparte e la lieve entità del danno, la vittima accondiscende a dagli subito una cinquantina di euro per la riparazione e tutto si chiude in pochissimi minuti. Il malvivente riprenderà a cercare altri automobilisti con lo stesso specchietto rotto e un'altra biglia. Di solito ciò avviene su strade trafficate dove però si sa che non c'è molta sorveglianza da parte delle forze dell'ordine: per esempio, a Bari sono più a rischia le statali che escono dalla città, mentre la tangenziale appare sotto controllo.
3. Chi guida auto di un certo pregio deve cautelarsi quando rientra a casa: negli ultimi anni, con il diffondersi degli antifurti satellitari su questo tipo di vetture, i furti sono diventati più difficili e alcuni ladri si sono trasformati in rapinatori. Studiano le abitudini del proprietario dell'auto e spesso lo attendono sotto casa, minacciandolo armi in pugno e stando attenti che la vittima non azioni il tastino dell'antifurto che fa partire la chiamata di emergenza per segnalare quanto sta accadendo.
4.Un'altro modo per rubare un'auto di pregio è quello di copiarne le chiavi (compresi i codici elettronici degli antifurto) mentre è in officina per manutenzione o riparazioni. Naturalmente, in questi casi c'è un basista nel personale dell'officina. Non di rado, c'è dietro un'organizzazione che opera su scala internazionale: per esempio, anni fa si accertò che le Mercedes rubate in una concessionaria di Firenze finivano in Svezia.
5. Più raramente si viene assaltati durante la marcia. Di solito, si tratta di casi limitati a chi trasporta carichi di particolare valore (come i rappresentanti di gioielli) o a chi è stato individuato come vittima di un sequestro di persona. Ma attenzione: a volte ci si può spaventare per nulla. Può capitare a chi viene colto in eccesso di velocità da una pattuglia munita di misuratore in movimento (il Provida) montato su un'auto-civetta; questa prassi è stata instaurata nel 2001 e dopo circa un anno - proprio per evitare malintesi - queste auto-civetta sono state munite di lampeggianti su parabrezza e lunotto, che vengono azionati durante l'inseguimento.
6. Sempre recentemente, è stata scoperta una banda che truffava gli automobilisti senza venire materialmente in contatto con loro: bastava appostarsi su un cavalcavia dell'autostrada A4 in Lombardia e annotare le targhe di chi palesemente era in eccesso di velocità. Poi era sufficiente una semplicissima (e del tutto lecita) visura al Pra (Pubblico registri automobilistico) per individuare il proprietario del veicolo, in modo da spedirgli un falso verbale, che riportava tra le modalità di pagamento della "multa" un numero di conto corrente intestato ai truffatori. Per smascherarli, tenete presente che, nella maggior parte dei casi, il numero di conto della Polizia stradale è il 5744, quello dei Carabinieri è l'886655.
7. Un trucco vecchio ma sempre diffuso per fermare un automobilista e rubargli la vettura è fingere di segnalargli un problema (per esempio, uno sportello chiuso male o una gomma sgonfia). La vittima accosterà, scenderà dall'auto e quello sarà il momento propizio per agire.
8.Un'altra situazione tradizionalmente preferita dai ladri è quella della sosta al semaforo: qui si può essere affiancati da un motorino dal quale scende un ragazzo che apre la portiera e porta via in un attimo la borsa della vittima. Eppure basterebbe poco per evitare tutto ciò: non mettere borse sui sedili (se sono piccole basta inserirle sotto, se sono grandi vanno messe nel bagagliaio, anche per ragioni di sicurezza in caso d'incidente) e azionare sempre la chiusura dall'interno (su molte auto recenti è addirittura possibile programmare una funzione che blocca le porte automaticamente subito dopo la partenza). A maggior ragione, al semaforo bisogna evitare di restare col finestrino aperto e far sporgere un braccio con un orologio di valore (o apparentemente tale).
9.Sempre al semaforo, in certe zone particolarmente a rischio, è possibile essere assaliti da rapinatori. Succede da sempre e continua a succedere.
10. Talvolta i malviventi non hanno intenzione di colpire, ma creano pericoli lo stesso. Al momento, non c'è ragione di avere particolari timori, ma l'esperienza insegna che non bisogna abbassare la guardia. Infatti, negli anni Novanta, sulle autostrade pugliesi si sono verificati due incidenti mortali causati da contrabbandieri che, per sfuggire alle forze dell'ordine, avevano fatto inversione di marcia. Oggi il contrabbando sembra meno diffuso e sulle autostrade quasi tutti i varchi nello spartitraffico centrale sono stati chiusi. Ma qualcuno con un pesante fuoristrada blindato (tipico dei contrabbandieri) potrebbe sempre sfondare le barriere; inoltre le inversioni sono possibili sugli svincoli e nei piazzali.

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