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26 gennaio 2006 |
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Abu Mazen sconfitto
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Il terremoto annunciato si è puntualmente verificato: le elezioni legislative di ieri nei Territori hanno messo fine, nella vita politica palestinese, al dominio assoluto di Al-Fatah - il partito del presidente Abu Mazen - che durava dalla fine degli anni Sessanta, e hanno lanciato prepotentemente sulla scena il movimento integralista islamico Hamas.
Contrariamente ai primi exit-poll, che avevano attribuito la vittoria di stretta misura ad Al-Fatah, è il movimento radicale islamico Hamas ad avere ottenuto una vittoria di portata storica, che dovrebbe proiettarlo alla guida assoluta dei Territori palestinesi. I risultati ufficiali tardano ad arrivare (sono previsti per la serata di oggi), ma il primo ministro Abu Ala ha già reso noto che si appresta a presentare le dimissioni ad Abu Mazen, mentre uno dei maggiori esponenti della dirigenza palestinese, Saeb Erekat, ha fatto sapere che il presidente dell'Autorità palestinese affiderà l'incarico di formare il nuovo governo ad una personalità designata da Hamas. Lo stesso presidente palestinese, dal canto suo, ha già lanciato un appello a tutte le forze politiche palestinesi affinchè il risultato elettorale sia rispettato. Gli islamici radicali dovrebbero avere conquistato tra i 75-80 seggi su 132, e quindi la maggioranza assoluta al Consiglio legislativo. I vincitori, dal canto loro, si sono comunque dichiarati pronti a cooperare con Al-Fatah e molto presto cominceranno le consultazioni con il presidente Abu Mazen. Il dato dell'affluenza alle urne ha sfiorato il 78%, a conferma dell'interesse dei palestinesi verso una consultazione elettorale dal significato storico. Solo la scorsa notte a Gaza centinaia di sostenitori di Al Fatah erano scesi in strada per festeggiare la vittoria indicata dagli exit poll. Ma per i sostenitori del presidente Abu Mazen è arrivata presto la doccia fredda. Se sarà confermato quest'ultimo dato, l'ingresso prepotente sulla scena palestinese del movimento islamico - incluso sulle liste del terrorismo internazionale di Unione europea e Usa e che rivendica l'obiettivo di distruggere lo Stato di Israele - introduce, a questo punto, una pesante incognita per il futuro del processo di pace. Il premier israeliano ad interim Ehud Olmert da parte sua la scorsa notte ha avvertito che lo Stato ebraico «non può accettare che Hamas, nella sua forma attuale, possa fare parte dell'Autorità Nazionale Palestinese» e che lui non avrà alcun dialogo «con un governo che non lotti contro il terrorismo». Olmert ha convocato per stasera una consultazione straordinaria - cui prenderanno parte i responsabili della sicurezza, il ministro della Difesa Shaul Mofaz e il neoministro degli Esteri Tzipi Livni - per esaminare le ripercussioni del successo elettorale di Hamas nelle elezioni palestinesi.Le Top News del Sole 24 ORE sul telefonino. | TOP al 48224 |
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