Ecco una cronologia dei principali avvenimenti occorsi in Gran Bretagna dall'arrivo al potere di Tony Blair

1° maggio 1997: i laburisti conseguono una vittoria schiacciante alle legislative, mettendo fine a 18 anni di governi conservatori. L'indomani, Tony Blair è nominato primo ministro.

6 maggio: Gordon Brown conferisce l'indipendenza alla Banca d'Inghilterra.

12 settembre: la Scozia approva per referendum la "devoluzione" che prevede un Parlamento e un governo semi-autonomi. Il Galles farà altrettanto un mese dopo.

10 aprile 1998: firma degli Accordi di pace del Venerdì santo, che mettono fine a 30 anni di guerra armata nell'Irlanda del Nord.

7 giugno 2001: elezioni legislative, il partito laburista è largamente rieletto, con una maggioranza di 165 seggi.

11 settembre: attacchi terroristici negli Stati Uniti. Blair promette di restare affianco dell'alleato americano.

24 settembre 2002: il Governo pubblica un rapporto che afferma che l'Iraq possiede armi di distruzione di massa che potrebbe utilizzare anche a breve termine.

15 febbraio 2003: circa un milione di persone sfilano a Londra per protestare contro la prospettiva di una guerra in Iraq.

17 marzo: Robin Cook, ministro incaricato delle Relazioni con ilparlamento si dimette con un discorso appassionato contro la guerra in Iraq.

18 marzo: la Camera dei Comuni approva l'intervento in Iraq, ma 139 deputati laburisti votano contro.

20 marzo: scoppio della guerra in Iraq. 45.000 soldati britannici sono impegnati nelle ostilità, formando il più numeroso contingente dopo quello americano.

29 maggio: un giornalista della Bbc, Andrew Gilligan, accusa ilgoverno di aver "gonfiato" il rapporto sull'arsenale iracheno.

9 giugno: il governo dichiara che la Gran Bretagna non è pronta ad aderire all'euro.

18 lugglio: un esperto in armamenti iracheni, David Kelly, viene trovato morto. Apparentemente si è suicidato per essere stato identificato come la fonte della Bbc sul rapporto iracheno. Una inchiesta provoca la più grave crisi del governo Blair.

28 gennaio 2004: il rapporto Hutton assolve il governo e accusa la Bbc.

20 aprire: Tony Blair annuncia che sottoporrà il progetto di Costituzione europea a referendum.

14 luglio: un rapporto di un alto funzionario, Lord (Robin) Butler, afferma che le informazioni sulla minaccia irachena non erano affidabili ma che Blair ha agito in buona fede.

18 febbraio 2005: la caccia alla volpe viene messa al bando in Inghilterra e in Galles.

11 marzo: il progetto di legge antiterrorismo è adottato dal Parlamento, dopo un'aspra battaglia condotta da conservatori e liberaldemocratici.

15 aprile: fallimento di MG Rover, ultimo grande costruttore automobilistico indipendente.
5 maggio: il Labour ottiene una terza vittoria alle elezionilegislative per la prima volta nella sua storia.

7 luglio: Attentati-suicidi nella rete dei trasporti a Londra: 56 morti (fra cui i quattro kamikaze) e 700 feriti.

5 agosto: Tony Blair annuncia misure più radicali contro il terrorismo.

9 novembre: Tony Blair sperimenta la sua prima sconfitta ai Comuni dal 1997, su una legge che prevede l'estensione del fermo per i sospetti terroristi.

25 luglio 2006: Blair è criticato dal partito per non aver chiesto un cessate-il-fuoco immediato in Libano, dove Israele è alle prese con l'Hezbollah.

10 agosto: Scotland Yard annuncia di aver sventato un complotto del terrorismo internazionale che intendeva far esplodere diversi aerei di linea in volo fra la Gran Bretagna e gli Stati Uniti.

5 settembre: una lettera di 17 deputati circola a Westminster chiedendo a Tony Blair di dimettersi.

6 settembre: un sottosegretario e sette collaboratori ministeriali si dimettono per protestare contro il rifiuto di Tony Blair di precisare la data in cui intende lasciare Downing Street.

7 settembre: Blair annuncia che si dimetterà entro un anno.