![]() |
20 settembre 2006 |
|
Seconda notte di scontri a BudapestRi.Ba. |
Seconda notte di scontri a Budapest per i gruppi di "casseur" che chiedono le dimissioni del primo ministro socialista Ferenc Gyurcsany.
Divisi in diverse zone di Budapest, hanno fronteggiato forze di polizia molto più numerose della notte scorsa. Attorno all'1.30 sono iniziati scontri lungo il grande viale Rakoczi, all'altezza di piazza Blaha Luiza. I dimostranti, come la scorsa notte, hanno compiuto numerosi atti di vandalismo, rompendo auto, vetrine di negozi, lanciando sassi e bottiglie e erigendo barricate con cassonetti dell'immondizia per tenere lontane le forze dell’ordine. Lungo il percorso hanno strappato molti manifesti di candidati socialisti alle elezioni amministrative dell'1 ottobre. La polizia è intervenuta in forze in assetto antisommossa, sparando ripetutamente candelotti, impiegando veicoli speciali e anche forze a cavallo. Numerosi gli arresti, secondo quanto indicato dall'agenzia ungherese Mti. Altre scontri sono avvenuti di fronte alla sede centrale del Partito socialista ungherese (Mszp), la compagine politica di Gyurcsany. La polizia ha caricato i dimostranti e ha lanciato gas lacrimogeni.Le forze dell'ordine sono inoltre intervenute, secondo quanto scrive l'agenzia di stampa Mti, per sgomberare l'area antistante la radio di stato. Il grosso della protesta, tuttavia, è raccolto nella storica piazza Kossuth, di fronte al Parlamento. Circa 10mila persone, pacificamente, si sono riunite per chiedere le dimissioni di Gyurcsany, dopo che il premier ha ammesso, in una registrazione audio filtrata ai media, di aver mentito per almeno un anno e mezzo agli ungheresi.
Secondo la Mti, i dimostranti avrebbero intenzione d'inviare copie di una petizione, contenente le loro richieste, alle ambasciate a Budapest di 24 Paesi. La petizione definisce l'attuale Governo illegittimo e chiede le sue dimissioni entro 48 ore. Chiede inoltre al Parlamento di votare la sfiducia al primo ministro Gyurcsany e fa appello agli agenti di polizia e ai militari di unirsi alle manifestazioni. La petizione, inoltre, accusa Gyurcsany di frode elettorale.
L'avvocato d'estrema destra Laszlo Nagy, secondo quanto riferisce la Mti, ha spiegato che i manifestanti, quando ieri notte sono scoppiati gli scontri davanti alla Tv pubblica magiara, volevano leggere proprio questa petizione.
Resta chiusa piazza Szabadsag, lo slargo dove si trova la sede della Tv di stato Mtv, assaltata e saccheggiata la notte scorsa dai manifestanti. Nei violenti scontri con la polizia sono rimaste ferite o contuse circa 150 persone, tra cui 100 poliziotti.
Manifestazioni di diversa grandezza, spiega ancora la Mti, sono segnalate in diverse città dell'Ungheria. A Nyiregyhaza, a Est, ai confini con l’Ucraina, circa 200 dimostranti hanno aggiunto alla richiesta di dimissioni per Gurcsany, la rivendicazione del diritto esclusivo al possesso dei terreni per gli ungheresi, A Bekescsaba, invece, diversi manifestanti hanno dichiarato di essere stati convocati via Sms, ma non sanno dire da chi. A Miskolc un migliaio di manifestanti è stato convocato dal partito di estrema destra Miep. Dimostrazioni si sono tenute anche a Szeged, Szolnok, Szkeszard, Szombathely. In molti casi i presenti impugnavano bandiere dei partiti d'estrema destra. Il Fidesz, principale partito di opposizione, guidato da Viktor Orban, si è rivolto al Capo dello Stato, Laszlo Solyom, chiedendo di ritirare la fiducia al Premier e indire nuove elezioni.
Il premier Gyurcsany non cede per ora alle proteste di piazza e mostra il pugno duro. Ha detto di essere «intenzionato a contenere le violenze e a prevenire ulteriori crisi».
Le Top News del Sole 24 ORE sul telefonino. | TOP al 48224 |
|
23 ottobre 2007
La fiducia di Prodi a Mastella sventa la crisi
23 ottobre 2007
L'euro forte non frena il turismo a Roma
23 ottobre 2007
Pavarotti, la Procura di Pesaro apre un'inchiesta sul testamento americano
23 ottobre 2007
Consiglio dei ministri Prodi: «Piena fiduciaal ministro Mastella e alla magistratura»