La Corea del Nord ha preannunciato che compirà un esperimento nucleare: lo scrive l'agenzia sudcoreana Yonhap.
Secondo un portavoce del ministero degli esteri nordcoreano, la decisione sarebbe stata presa da Pyongyang perchè «costrettavi dall'ostilità americana». Il portavoce non ha fornito precisazioni sulla data prevista per il test, il primo del genere della Corea del Nord, ma ha affermato che saranno prese tutte le misure per garantirne la sicurezza.
L'annuncio avviene a quasi due mesi da una serie di esperimenti missilistici condotti dalla Corea del Nord e condannati dall'Onu e in concomitanza con l'avviso giapponese di una visita a Pechino e Seoul del nuovo premier Shinzo Abe. In occasione della crisi missilistica Abe era stato tra i più attivi sostenitori di sanzioni dell'Onu che aprissero la strada a un intervento militare internazionale contro Pyongyang. Dopo una lunga schermaglia diplomatica, però, la possibilità di tali sanzioni era stata scartata su pressioni cinesi e sudcoreane. La Corea del Nord aveva annunciato nel febbraio 2005 di possedere armamenti nucleari: nel tentativo di disinnescare la situazione era stata successivamente avviata una trattativa internazionale a sei, con sede a Pechino, ormai in stallo da quasi un anno.
Il portavoce nordcoreano ha definito l'esperimento «essenziale per rafforzare il deterrente atomico» del regime dinanzi all'«estrema minaccia americana di una guerra nucleare e di sanzioni». Stando a esperti occidentali Pyongyang disporrebbe di plutonio sufficiente per preparare una decina di ordigni. La minaccia nordcoreana appare destinata ad aggravare nuovamente la situazione in Estremo oriente. Soprattutto in Giappone, dove i timori verso la Corea del Nord non si sono mai interamente sopiti da quando l'arcipelago fu sorvolato dal primo missile balistico nordcoreano nell'agosto 1998 ed è ora probabile che tornino alla ribalta le istanze per un attacco preventivo contro Pyongyang. Nel contempo si sono intensificate nelle ultime settimane le indicazioni su un progressivo deterioramento delle relazioni una volta «fraterne» fra Cina e Corea del Nord.
Il Premier giapponese Shinzo Abe ha definito «totalmente inaccettabile» l'esperimento preannunciato da Pyongyang e ha indicato che l'intera comunità internazionale reagirebbe con la massima fermezza davanti a un simile passo del regime di Kim Jongil. Il Ministro degli Esteri nipponico Taro Aso, che già in occasione della crisi missilistica nordcoreana del luglio scorso era stato fra i fautori di un «attacco preventivo» contro Pyongyang, ha detto che un test atomico sarebbe «totalmente imperdonabile».
Il Ministro degli esteri russo Serghei Lavrov ha invitato al Corea del Nord a «dare prova di moderazione» e ha detto di sperare che «i negoziati a sei (le due Coree, Russia, Stati Uniti, Cina, Giappone) possano riprendere il più presto possibile. Mosca è per una soluzione negoziale». Lavrov resta scettico sulle intenzioni di Pyongyang: «Non è la prima volta che sentiamo dichiarazioni del genere, e di solito non trovano conferma». Mosca «continua a dialogare con la Corea del Nord per invitarla alla moderazione e a non fare passi affrettati».