![]() |
26 ottobre 2006 |
|
Afghanistan: 50 vittime civili per un raid Nato |
Almeno cinquanta persone, per la maggior parte donne e bambini, sono morte sotto le bombe sganciate martedì dall'aviazione della Nato sull'Afghanistan meridionale. Fonti locali e capi tribù hanno denunciato la strage che sarebbe stata compiuta dal contingente Nato nel secondo dei tre giorni di Eid al Fitr, la festa che segna la fine del mese sacro di ramadan. «È accaduto a tarda notte e forse per questo non sapevano dove bombardare», ha dichiarato Agha Lalai, consigliere della provincia di Kandahar.
La Nato ha confermato di avere raccolto informazioni credibili sull'uccisione di diversi civili nel raid costato la vita ad almeno 48 guerriglieri talebani. Sul bilancio del raid della forza Isaf le notizie sono contrastanti. Il presidente del distretto di Panjwayi, Niaz Mohammed Sarhadi, ha parlato di sessanta morti mentre il vicedirettore del consiglio provinciale di Kandahar, Bismellah Afghanmal, ha denunciato almeno 85 vittime. Mark Laity, rappresentante civile della Nato in Afghanistan, ha espresso profondo rammarico, ma ha attribuito la responsabilità di quanto accaduto ai talebani che per proteggersi si nascondono tra la popolazione. «Il fatto che i talebani usino i civili come una sorta di scudi umani ci rende il compito molto difficile», ha sottolineato, «questo non ci impedisce di compiere ogni sforzo per ridurre al minimo» le perdite tra i civili.
Le Top News del Sole 24 ORE sul telefonino. | TOP al 48224 |
|
23 ottobre 2007
La fiducia di Prodi a Mastella sventa la crisi
23 ottobre 2007
L'euro forte non frena il turismo a Roma
23 ottobre 2007
Pavarotti, la Procura di Pesaro apre un'inchiesta sul testamento americano
23 ottobre 2007
Consiglio dei ministri Prodi: «Piena fiduciaal ministro Mastella e alla magistratura»