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3 novembre 2006

La lunga scia di scandali alla Camera

di Elysa Fazzino


I seggi repubblicani colpiti da scandali o accuse di illecito, secondo i calcoli del Washington Post, sono tanto numerosi da costare loro la perdita del controllo della Camera.
Tra i casi più clamorosi, c’è quello di Mark Foley, deputato repubblicano della Florida costretto a dimettersi quando è venuto alla luce che insidiava stagisti adolescenti del Congresso con e-mail a sfondo sessuale. Lo scandalo è tanto recente che è non si è fatto in tempo a cancellare il suo nome dalle schede. I repubblicani hanno candidato al suo posto l’avvocato Joe Negron e lo sostengono con lo slogan “Vota Foley per eleggere Negron”. Sempre in Florida, Vern Buchanan è sospettato di usare i paradisi fiscali dei Caraibi per evadere le tasse della sua azienda. Il candidato repubblicano gareggia per il seggio lasciato vacante da Katharine Harris, che corre per il Senato contro il democratico Bill Nelson. Volto da Crudelia, la Harris ebbe un ruolo importante come segretario di stato nel consacrare nel 2000 la vittoria di Bush in Florida e quindi negli Usa, ma in queste elezioni parte battuta.
In California, il deputato John Doolittle è sotto indagine per i suoi legami con Abramoff e rischia di essere sconfitto dal democratico Charlie Brown, contro il quale ha fatto campagna usando le vignette dei Peanuts, beccandosi una querela.
Nella battaglia degli spot, i repubblicani hanno ormai abbandonato il collegio in Pennsylvania del deputato Curt Weldon, sotto indagine per corruzione, grande sostenitore degli interessi di Finmeccanica, e il collegio in Ohio lasciato libero da Robert Ney, condannato per tangenti.
Ci sono candidature chiacchierate anche in campo democratico. Patrick Kennedy, deputato uscente in Rhode Island, figlio del senatore Ted Kennedy e nipote di J.F.K, ha un seggio sicuro, nonostante sia uscito di fresco da una clinica di disintossicazione. Di recente era andato a sbattere contro una barriera di cemento di Capitol Hill sotto l’effetto di alcool e farmaci. E nel Minnesota Keith Ellison, un nero che punta a diventare il primo deputato musulmano, è al centro di una diatriba con l’attivista democratica Amy Alexander, che sostiene di avere avuto con lui una relazione extraconiugale. Lui ovviamente nega.



 

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