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2 novembre 2006

Istanbul, spari al consolato italiano per protesta contro il Papa

P. F.

Un uomo ha sparato in aria davanti al consolato d'Italia a Istanbul, nel pomeriggio di giovedì 2 novembre, per protestare contro la prossima visita di Papa Benedetto XVI in Turchia ed è stato arrestato; l'ambasciatore d'Italia in Turchia, Carlo Marsili, era presente sul posto.
L'uomo è stato identificato come Ibrahim Ak. Davanti al consolato italiano di Istanbul ha gridato «felice chi può dirsi musulmano», mentre lanciava la sua pistola contro lo stesso consolato. Il grido dello sparatore è una parafrasi del famoso detto di Kemal Ataturk, «felice chi può dirsi turco», una parafrasi usata dai fondamentalisti turchi, anche in polemica col nazionalismo laico ataturkista. L'uomo che ha sparato oggi davanti al consolato d'Italia ha gridato: «Maledetta Italia. Sono musulmano». Lo ha riferito all'Ansa l'ambasciatore d'Italia Carlo Marsili presente alla scena, riportando quanto gli è stato detto da un carabiniere italiano accorso per fermare lo sparatore. La polizia ha confermato che la pistola usata non era una scacciacani ma una pistola vera e che dal caricatore mancano tre colpi.

«Sono arrivato con la mia auto di rappresentanza davanti al consolato e ho potuto vedere quell'uomo mentre sparava tre colpi in aria. Subito dopo l'uomo ha lanciato la sua pistola contro lo stesso consolato gridando qualcosa mentre veniva fermato dai nostri carabinieri e dal poliziotto turco di guardia. Ora viene interrogato dalla polizia turca e dai nostri carabinieri», ha affermato l'ambasciatore Marsili raggiunto telefonicamente dall'Ansa.«Non ho capito le parole che l'uomo gridava ma non escludo che si sia trattato di una protesta contro la visita del Papa, anche perchè in Turchia noi dell'ambasciata d'Italia siamo identificati dalla gente con la stessa visita papale. Molti ci telefonano per chiedere il programma della visita e noi spieghiamo loro che devono rivolgersi alla Nunziatura vaticana. Sulle motivazioni dello sparatore ne sapremo di più quando la polizia avrà finito di interrogarlo», ha aggiunto Marsili.



 

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