Sale la tensione a Gerusalemme in vista della gay parade di venerdì. Una corte rabbinica ultraortodossa ha annunciato che potrebbe pronunciare contro gli organizzatori una «pulsa danura», la maledizione che dovrebbe causare la morte del destinatario entro un anno. Rabbini di estrema destra la scagliarono contro il primo ministro Yitzhak Rabin prima del suo assassinio nel 1995 e contro il primo ministro Ariel Sharon dopo il ritiro da Gaza nell'estate 2005.
La «pulsa denura» (in aramaico «frusta di fuoco»), spiega il sito di Haaretz, è una maledizione che trae origine dal misticismo cabalistico. Invoca gli angeli della distruzione perchè non perdonino i peccati del maledetto, lo uccidano e scatenino su di lui tutte le maledizioni menzionate nella Bibbia. Il rabbino Shmuel Papenheim ha dichiarato oggi alla radio dell'Esercito che la Corte rabbinica della sua setta ultraortodossa Eida Haredit si è riunita in sessione speciale per esaminare l'eventualità di scagliare la maledizione contro gli organizzatori della marcia e i poliziotti che in questi giorni hanno percosso attivisti ultraortodossi contrari alla marcia.
Il capogruppo parlamentare del partito sinistra Meretz, Zehava Gal-On, ha subito ribattutto che le parole del rabbino rappresentano «un incitamento all'omicidio». Intanto non è ancora stata presa una decisione definitiva sullo svolgimento della parata questo venerdì. La polizia di Gerusalemme incontrerà oggi i rappresentanti della Open House, il movimento gay che organizza la marcia. Nel pomeriggio la procura di Stato informerà l'Alta corte se la polizia sarà favorevole alla parata o ne chiederà il rinvio a venerdì prossimo. Domani l'alta corte dovrà inoltre esaminare una petizione contro la Gay parade. La possibilità che si tenga una marcia dell'orgoglio omosessuale nella città santa ha provocato dure proteste di ultraortodossi con incendio di cassonetti e lancio di pietre contro la polizia.