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L'ex capo della stasi, Marcus Wolf (AP Photo/Karl-Heinz Kreifelts)

9 novembre 2006

È morto Marcus Wolf, l'«uomo senza volto» a capo delle spie della Germania Est

È morto Markus Wolf, già a capo della Stasi, i servizi di spionaggio della ex Ddr, la Germania Est filo-sovietica. Aveva 83 anni. la notizia del decesso, sopraggiunto nel sonno, è stata data dalla famiglia. L'ex capo dei servizi di spionaggio all'estero della Germania comunista è morto durante la notte a Berlino, hanno annunciato la nuora e la casa editrice Eulenspiegel Verlag.

Wolf era considerato una delle più grandi spie della Guerra fredda, conclusasi all'inizio degli anni '90 con la sconfitta e poi la scomparsa dell'Unione sovietica e della Germania comunista.

Dal 1958 al 1987 aveva diretto i servizi di informazione all'estero della Ddr, forti di circa quattromila agenti sparsi nel mondo.

La sua morte è avvenuta nello stesso giorno in cui 17 anni fa cadeva il Muro di Berlino e la Germania si riunificava (9 novembre 1989).

Come capo dell'intelligence, Wolf riuscì ad ottenere grandi successi nell'infiltrarsi nel governo, nella politica e negli affari riguardanti la Germania Ovest grazie ad un massiccio utilizzo di spie. Tra le sue imprese più riuscite si ricorda quella di aver piazzato un agente, Gunter Guillaume, per anni a fianco del cancelliere tedesco occidentale Willy Brandt in qualità di consigliere. Nel 1986 si ritirò dalle attivitá di intelligence per continuare il lavoro del fratello maggiore Konrad, regista, che gli aveva permesso di crescere a Mosca negli anni Trenta.

Con lui scompare una delle figure più conosciute dell'epoca della Guerra Fredda. Soprannominato «l'uomo senza volto», perché i servizi occidentali non riuscirono mai ad ottenere una sua fotografia, Wolf è stato, per ben trentaquattro anni, il capo della Hva, il dipartimento per lo spionaggio estero della Stasi. La leggenda vuole che fu lui ad ispirare alcuni personaggi dei libri di John Le Carré, come quello di Karla nel celeberrimo "La talpa".

Sotto la sua direzione, dal 1958 al 1987, la Hva gestì una rete di circa 4.000 agenti al di fuori dei confini del paesek, infiltrandosi all'interno dei quartieri generali della Nato e negli uffici dell'amministrazione del Cancelliere della Germania Ovest, Willy Brandt. Dopo la riunificazione tedesca, Wolf fu condannato a 6 anni di prigione per spionaggio e tradimento. La condanna tuttavia fu sospesa solo poco tempo dopo.



 

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