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Hugo Chavez (AP Photo/Howard Yanes)

4 dicembre 2006

Venezuela, Chavez rieletto

Il presidente Hugo Chavez ha vinto senza discussioni le elezioni svoltesi ieri 3 divembre 2006 in Venezuela, assicurandosi la permanenza nel Palazzo di Miraflores per altri sei anni, e proclamando che «ora comincia la costruzione di una società nuova, socialista, cristiana e bolivariana».
Dopo una giornata elettorale sostanzialmente tranquilla, agitatasi solo verso il finale, il Consiglio nazionale elettorale (Cne) ha diffuso un primo bollettino ufficiale, relativo al 78,31% dei voti scrutinati, che attribuiva a Chavez il 61,35% dei voti e al leader del centro-destra Manuel Rosales il 38,39%.
È la prima volta nella storia del Venezuela che un presidente viene rieletto.
L'ipotesi di un successo del presidente uscente era maturato nel corso del pomeriggio, quando era trapelato un exit poll dell'istituto Evans/McDonough Co che anticipava un simile risultato.
Poco dopo l'annuncio del Cne, una grande folla si è raccolta sotto il balcone del Palazzo di Miraflores a cui Chavez, in camicia rossa, si è affacciato per cantare "Gloria al bravo pueblo" e annunciare l'avvento di «una nuova era, una nuova epoca che avrà come linea strategica l'espansione della rivoluzione bolivariana e della democrazia popolare verso il socialismo venezuelano, bolivariano».
Durante il suo intervento, durato oltre un'ora, Chavez ha detto: «Abbiamo vinto in tutti gli Stati» del Venezuela. Egli ha poi dedicato la vittoria «al presidente Fidel (Castro) e al valoroso popolo cubano».
Subito dopo ha sostenuto che «questa è una sconfitta per Mister Danger e per El Diablo (il riferimento è al presidente americano George W. Bush) che pretende di dominare il mondo».
Il Venezuela, ha proseguito, «non sarà mai una colonia nordamericana». Ed ha aggiunto: «Abbasso l'imperialismo!».
Tornando sul concetto di socialismo - ha detto - pensiamo ad «un sistema che sia segnato da uguaglianza, libertà e giustizia (parole che ha ripetuto più volte)», di cui «nessuno deve avere paura».
Il nostro, ha ancora detto, sarà «un socialismo originale, indigeno, cristiano e bolivariano».
Infine Chavez ha detto che in questo suo nuovo mandato sguainerà «due spade: una per combattere la corruzione ed un'altra la burocrazia della pubblica amministrazione».



 

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