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Gli otto punti del compromesso

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23 gugno 2007

Ecco le principali decisioni prese dal Consiglio europeo di Bruxelles sul mandato conferito alla nuova Conferenza intergovernativa, incaricata di redigere di qui alla fine
dell'anno un nuovo Trattato istituzionale per la Ue.

NUOVO SISTEMA DI VOTO
Il Trattato riprenderà il sistema di voto "a doppia maggioranza", già inserito nella defunta costituzione, per l'adozione delle decisioni del Consiglio Ue: per formare una maggioranza servirà il 55% degli Stati membri, rappresentanti almeno il 65% della popolazione. Questo sistema a partire dal 2014 sostituirà il complesso sistema attuale di ponderazione dei voti in vigore a partire dal Trattato di Nizza ovvero dal 2003. Fino al 31 marzo 2017 però, la Polonia potrà invocare un controllo di una decisione del Consiglio secondo il sistema di Nizza, se sospetta che il risultato col nuovo sistema la penalizzi ("compromesso di Iannina").

ESTENSIONE DELLA MAGGIORANZA QUALIFICATA
Diventerà la regola per 45 settori fra cui la cooperazione giudiziaria e di polizia, la cultura, la politica economica. L'unanimità resterà la norma per politica estera e sicurezza sociale e fisco. La Gran Bretagna ha ottenuto una deroga sulla cooperazione giudiziaria e di polizia e sull'immigrazione.

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO EUROPEO (CAPI DI STATO E GOVERNO)
La presidennza non sarà più semestrale a turno (salvo che per i Consigli "tecnici", come ambiente e agricoltura) ma avrà un mandato di due anni e mezzo rinnovabile una volta, su designazione. La funzione di presidente stabile dell'Ue sarà incompatibile con incarichi a livello nazionale.

ALTO RAPPRESENTANTE PER GLI ESTERI E LA POLITICA DI SICUREZZA
Continuerà a chiamarsi così il "ministro degli Esteri" dell'Unione previsto nella Costituzione: il nome è stato dismesso in omaggio alle remore della Gran Bretagna. Questa nuova figura adempierà al mandato finora svolto dall'Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune (Pesc) e contemporaneamente a quello svolto oggi dal Commissario europeo alle relazioni esterne. Sarà anche vicepresidente della Commissione Ue.

PARLAMENTO EUROPEO
Estensione della procedura di codecisione che dà all'Europarlamento diritto di veto anche a settori come Giustizia e Affari interni.

RUOLO DEI PARLAMENTI NAZIONALI
Disporranno di un meccanismo di allerta precoce rafforzata per contestare progetti di legislazione europea. La Commissione dovrà riesaminare ogni progetto contestato da un terzo dei voti attribuiti ai Parlamenti nazionali e motivare l'eventuale rifiuto
di tener conto delle critiche.

CARTA DEI DIRITTI FONDAMENTALI
Il trattato conferirà valore giuridicamente vincolante alla carta dei diritti fondamentali Ue, tranne che per la Gran Bretagna che può avvalersi della clausola di "opt out".

CONCORRENZA
Il riferimento della Costituzione alla "concorrenza libera e non falsata" nel mercato interno non sarà più incluso fra gli obiettivi del nuovo trattato. Ma non cambia la sostanza. Dell'ordinamento comunitario: un protocollo aggiuntivo (voluto dall'Italia) preciserà che la concorrenza è un elemento costitutivo del mercato interno.

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