La comunità nigeriana è in rivolta a Salonicco, in Grecia: la morte di un giovane immigrato ha dato il via a violenti scontri tra la polizia e il gruppo di africani, che protestano per i modi con cui sono trattati i loro connazionali. Ieri gli agenti, in tenuta antisommossa, hanno sparato gas lacrimogeni per rispondere alla sassaiola della folla radunata fuori dalla stazione locale di polizia. Il gruppo inferocito lanciava pietre mostrando la foto del ragazzo morto. Nigeriano, sui vent'anni, stava vendendo dvd pirata in un caffè del centro nel fine settimana quando, secondo le testimonianze dei suoi connazionali, un poliziotto è entrato nel locale e ha cercato di arrestarlo. Il ragazzo è allora saltato dall'edificio, morendo successivamente. La polizia, da parte sua, ha riferito che non c'erano agenti nel caffè in quel momento. Ciò non è servito a placare la rabbia della comunità nigeriana che si è radunata fuori dal locale incriminato già domenica, lanciando sassi e sedie contro la polizia.
Panayotis Psomiadis, prefetto della città di Salonicco, secondo quanto riporta la Bbc, ha dichiarato che «la morte tragica del giovane nigeriano ci deve ricordare i giorni difficili di qualche decennio fa, quando noi greci emigravamo per poter vivere. È compito dello stato greco, il cui sviluppo dipende dall'immigrazione, mostrare comprensione o biasimo dove è necessario».