Più di 500 abitazioni sono state distrutte lunedì nel sud della California, devastata da una dozzina di incendi di grande ampiezza, che hanno costretto 250mila persone a lasciare le zone colpite. Lo hanno riferito i servizi di emergenza e i mezzi d'informazione locali.
Circa 300 case sono state bruciate nella città di Rancho Bernardo, 40 km a nord di San Diego. Alcune decine di km più a nord, nella città di Fallbrook, altre 100 abitazioni sono state ridotte in cenere. Infine 128 case sono state distrutte nella regione di Lake Arrowhead, nel massiccio di San Bernardino, 200 km a est di Los Angeles.
Sono circa 10mila i pompieri impegnati contro le fiamme, ai quali si sono aggiunti 1500
uomini della Guardia Nazionale.
Il governatore della California, Arnold Schwarzenegger, dopo aver chiesto al Pentagono l'invio di tutti gli aerei anti-incendio disponibili, ha proclamato lo stato d'emergenza in sette contee: «E' un momento tragico per la California - ha detto - Vi sono incendi in tutta la California meridionale. Fa caldo, è molto secco e ci sono venti fortissimi. E' la condizione perfetta per gli incendi». E secondo i meteorologi il vento non diminuirà almeno per tutta la giornata di oggi.
La situazione più difficile si registra nei dintorni di San Diego, dove 250 mila persone hanno lasciato le loro case, una persona è morta e 18 sono rimaste ferite, tra le quali anche cinque pompieri. Minacciata anche Malibu, l'area residenziale a pochi chilometri da Hollywood, che si estende per una quarantina di chilometri lungo la costa del Pacifico e dove hanno la residenza molte star del cinema del calibro di Barbra Streisand o Pierce Brosnan. Secondo la Cnn sono già state distrutti più di una ventina di edifici. Tra le case evacuate, quelle di James Cameron, Mel Gibson, Olivia Newton-John e Ryan O'Neal.