Storica stretta di mano tra i leader delle due Coree. Il leader nordcoreano Kim Jong-il alle porte di Pyongyang ha accolto il presidente sudcoreano Roh Moohyun. Insieme hanno fatto un trionfale ingresso nella capitale nordcoreana fra due ali di folla festante.
Il gesto, come si è fatto notare anche a Seul nell'apprendere la notizia, sottolinea tutta l'importanza attribuita nella Corea del Nord al vertice con il Sud, il primo da sette anni.
Nel giugno 2000 l'allora presidente Kim Daejung giunse nella capitale nordcoreana in aereo, mentre questa volta Roh è arrivato in auto, dopo avere attraversato a piedi la fascia smilitarizzata lungo il 38/o parallelo, ultima eredità della 'guerra fredda'.
Accompagnato dalla consorte e da una delegazione di 300 persone il presidente del Sud si è poi diretto verso Pyongyang con un corteo che ha impiegato circa tre ore per snodarsi verso nord fino al Palazzo della cultura, alla periferia della città.
Qui l'ospite avrebbe dovuto essere accolto dal 'numero due' del regime, il presidente dell'Assemblea del popolo Kim Yongnam: è stato tuttavia lo stesso leader supremo che ha voluto presiedere la cerimonia.
La prima stretta di mano fra Roh e Kim, come mostrato in diretta dalla tv nordcoreana ritrasmessa al Sud, è avvenuta su un tappeto rosso all'ingresso del Palazzo della cultura, che comprende un auditorium e un teatro in grado di ospitare complessivamente oltre 7.000 spettatori.
Kim, che indossava l'abituale tuta grigia di foggia militare, è parso voler attribuire la massima solennità alla cerimonia, mentre gli astanti agitavano fiori rosa di plastica.
La cerimonia dell'attraversamento della frontiera si è invece svolta su un tappeto giallo sul quale era stato scritto «pace e prosperità».
Dopo avere attraversato la linea di demarcazione Roh ha parlato del «superamento di una cortina di divisione che ha inflitto enormi sofferenze a tutta la nazione».