La Polonia manda a casa il governo Kaczinski. Questa è la netta indicazione degli exit poll mentre lo scrutinio è in pieno svolgimento.
Ha vinto con un margine ampio Piattaforma Civica la formazione di centro-destra guidata da Donald Tusk che avrebbe ottenuto il 44% dei consensi. Secondo partito Legge e Giustizia del premier uscente Jaroslaw Kaczinski e del gemello, il presidente Lech Kaczinski, fermo al 31 per cento. Seguono gli ex comunisti dell'ex presidente Alexander Kwasniewski a quota 12,2, quarto il partito del Contadini al 7,9% del consenso popolare. Chiave del risultato è stata l'affluenza, altissima per gli standard polacchi: 55% contro il 41 delle elezioni parlamentari del 2005.
Se queste proiezioni saranno confermate significa che la Polonia ha rigettato con forza il governo degli ultimi due anni scegliendo un futuro moderato, radicato nell'alleanza fra Piattaforma Civica e il partito del Contadini. Insieme avranno – in base agli exit poll – il 53% circa dei voti abbastanza per governare con agio. Non, però, probabilmente, per superare il diritto di veto che il presidente Lech Kaczinski potrà opporre alla legislazione che sarà approvata dal futuro governo. Anche per questo è ancora presto per disegnare con precisione il futuro politico della Polonia. Quello che è emerso ieri con nettezza è un no alla politica antieuropeista, ultraconservatrice e figlia di una radicalismo cattolico oltranzista promossa da Jaroslaw Kaczinski. Per liquidare il partito di governo i polacchi, soprattutto i giovani, si sono mobilitati in massa. Hanno fatto la coda davanti ai seggi di Varsavia, Danzica, Stettino rinviando di un paio d'ore la chiusura delle sezioni elettorali. In Gran Bretagna e Irlanda si sono viste code di centinaia di persone davanti ai consolati.
E' stato anche il loro voto – quello di due milioni di polacchi immigrati – a cambiare i destini del Paese. Per questo il futuro premier ha speso parole di ringraziamento per chi lo ha votato e in particolare dall'estero. "E' la sera più importante della mia vita – ha dichiarato Donald Tusk – i polacchi hanno detto di voler un governo migliore e hanno dimostrato all'Europa di essere una nazione responsabile e consapevole delle proprie azioni. Sono l'uomo più felice del mondo e il mio stesso sorriso l'ho visto sul volto di molti giovani, felici di aver contribuito alla creazione di una Polonia migliore".
La festa è proseguita nella notte, ma l'architettura del nuovo esecutivo è ancora da mettere a punto. I lavori potranno cominciare solo quando l'esito finale dello scrutinio avrà confermato le proiezioni degli exit poll. Ma fin da ora resta una certezza: l'epoca più buia della Polonia di quest'ultimo biennio è dietro le spalle. Una stagione del tutto nuova è cominciata.