ILSOLE24ORE.COM > Notizie Mondo ARCHIVIO

In Svizzera avanza la destra antieuropeista

di Lino Terlizzi

commenti - |  Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci
22 ottobre 2007

Lugano. Cambia, almeno in parte, la geografia politica in Svizzera. Avanza la destra populista ed antieuropeista. Al centro migliora il partito democristiano e cede terreno invece il partito liberal-radicale. A sinistra cala in modo consistente il partito socialista e il suo calo non è compensato dalla pur buona avanzata dei verdi.


I risultati delle elezioni politiche nazionali nella Confederazione rispecchiano le previsioni prevalenti, salvo che per il marcato arretramento dei socialisti, che restano il secondo partito alle spalle dei populisti della Udc e davanti ai partiti di centro, ma che alla vigilia venivano in sostanza dati per stabili.


La Udc ottiene il 29% (+2,3% sul 2003), il partito socialista scende al 19,5% (-3,8%), il partito liberal-radicale cala al 15,6% (-1,7%), il partito democristiano sale di poco al 14,6% (+0,2%), i verdi ottengono un buon risultato con il 9,6% (+1,7%).

L'esito elettorale è in larga misura collegato ad una campagna in cui l'agenda è stata di fatto fissata proprio dalla Udc. Il partito della destra populista, di cui è leader il ministro di Giustizia e Polizia Christoph Blocher, ha centrato la sua azione su temi come la sicurezza, controlli piu' rigidi per l'immigrazione, espulsione degli stranieri che commettono crimini.

Gli altri partiti, sia di centro che di sinistra, non sono riusciti a spostare sostanzialmente l'asse del confronto politico su temi politici ed economici piu' ampi, ad eccezione dei verdi che hanno avuto successo nel sottolineare i temi ambientali. Pur accusata di xenofobia e in alcuni casi di posizioni vicine al razzismo (ad esempio nel caso del manifesto delle pecore bianche che espellono la pecora nera), la Udc è riuscita ad ampliare i consensi.


Per avere il quadro completo dell'esito del voto occorrerà attendere il calcolo finale dei seggi nel Consiglio nazionale (la Camera dei deputati) e nel Consiglio degli Stati (il Senato dei Cantoni). E' comunque piu' che probabile che non vi saranno mutamenti sostanziali nei rapporti di forza nel Parlamento e nel Governo. Sarà il Parlamento ad eleggere in dicembre i sette ministri che compongono il Consiglio federale, cioè il Governo nazionale. Le previsioni indicano che con ogni probabilità dell'Esecutivo faranno parte ancora due esponenti della Udc, due liberal-radicali, due socialisti, un esponente democristiano. Ma, anche se la formula di Governo non cambierà, resterà il fattore di fondo di una destra populista politicamente ancora forte.

RISULTATI
0
0 VOTI
Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci Condividi su: Facebook FacebookTwitter Twitter|Vota su OkNotizie OKNOtizie|Altri YahooLinkedInWikio
L'informazione del Sole 24 Ore sul tuo cellulare
Abbonati a
Inserisci qui il tuo numero
   
L'informazione del Sole 24 Ore nella tua e-mail
Inscriviti alla NEWSLETTER
Effettua il login o avvia la registrazione.


 
   
 
 
 

-UltimiSezione-

-
-
8 maggio 2010
8 maggio 2010
 
Scene dal Pacifico
La storia per immagini dei magazzini Harrods
Il giorno del mistero a Wall Street
Elezioni inglesi / Chi ha fatto centro? La vignetta di Stephff
Election day
 
 
Cerca quotazione - Tempo Reale  
- Listino personale
- Portfolio
- Euribor
 
 
Oggi + Inviati + Visti + Votati
 

-Annunci-