È stato assegnato allo statunitense di origine israeliana Robert Aumann (75 anni) e allo statunitense Thomas Schelling (85 anni) il Nobel 2005 per l'economia. Nella motivazione è scritto: «Per l'analisi sulla "teoria dei giochi " che aiuta a risolvere i conflitti nelle trattative commerciali e negli eventi bellici». Grazie ai loro studi la teoria è stata applicata «nelle politiche di disarmo e sicurezza, nella formazione dei prezzi sui mercati come nei negoziati politici ed economici», ha commentato la Reale Accademia delle Scienze di Svezia che ha conferito ai due studiosi il premio di 10 milioni di corone svedesi (1,1 milioni di euro).
Se Schelling ha sviluppato la teoria dei giochi applicandone l'uso anche alle scienze sociali, Aumann è stato il primo a condurre un'indagine a tutto campo sull'argomento analizzando le così dette "decisioni interattive ripetute all'infinito" e applicando i risultati della ricerca nell'ambito delle relazioni politiche ed economiche di lungo corso.
La teoria dei giochi è la scienza matematica che studia situazioni di conflitto come elemento essenziale per risolvere le battaglie commerciali, economiche e per evitare le guerre. I due Nobel hanno contribuito fortemente alle analisi delle politiche di disarmo, della formazione dei prezzi sui mercati e dei negoziati economici e politici. La teoria studiata dai due scienziati cerca di determinare quali azioni dovrebbero mettere in campo i giocatori (siano esse datori di lavoro, partner commerciali o associazioni criminali), per ottenere il migliore risultato personale. Questa teoria è dunque in grado di fornire un chiarimento sul perchè alcune comunità riescono ad avere più successo di altre nella gestione delle risorse comuni.
Rober J. Aumann è nato nel 1930 a Francoforte in Germania, è cittadino statunitense e israeliano. Ha conseguito il Ph.D. in scienze matematiche nel 1955 presso il Massachusetts Institute of Thecnology (Mit), a Cambridge ed è professore al Center of Rationality dell' Università ebraica di Gerusalemme. Aumann ha usato l'analisi matematica per sottolineare le diverse opzioni di cui dispone un paese contro un nemico in periodo di guerra. Con l'analisi dei "giochi ripetuti all'infinito", ha chiarito il senso delle negoziazioni salariali, degli accordi commerciali internazionali fino al crimine organizzato.
Thomas C. Schelling è nato nel 1921 a Oakland (California) ed è cittadino statunitense. Nel 1951 ha conseguito il Ph.D. in scienze economiche presso l'Università di Harvard. È professore emerito di economia politica presso le università del Maryland e di Harvard. Nel 1960 ha scritto «La strategia del conflitto» in cui ha descritto la teoria dei giochi come una cornice in grado di unire le scienze sociali. Nel periodo della Guerra Fredda, l'applicazione di questa teoria ha spiegato alcune questioni vitali come la sicurezza mondiale e la corsa agli armamenti.
