Il Presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, intervenuto alla presentazione delle stime economiche del Centro studi di Confindustria, si rivolge direttamente al premier per chiedere l'apertura di un tavolo di confronto che abbia come obiettivo il rilancio della produttività del sistema-paese. «Bisogna vedere chi vuol fare la propria parte, chi ci sta e chi non ci sta - dice - noi ci stiamo e chiediamo che ci stia anche il mondo finanziario, sindacale e, ovviamente, anche un governo che deve dimostrarsi nei fatti coeso politicamente e con una cultura di mercato». Gli industriali sono pronti.
Montezemolo parla anche del recupero dell'evasione fiscale, da restituire a cittadini e imprese sotto forma di migliori infrastrutture, finanziamento alla ricerca e riforme. Si complimenta con Palazzo Chigi: «Sull'evasione fiscale il governo ha fatto bene, c'é stato il forte recupero dell'evasione che é uno scandalo nazionale. Non pagare le tasse é sleale e criminale». Poi aggiunge: «C'é un recupero importante, anche se le maggiori entrate, ahimé, nella storia di questo paese diventano maggiori spese». Occorre perciò mettere la crescita al centro. Per questo il Presidente di Confindustria invita l'Esecutivo a «ridare le tasse a cittadini e imprese che le hanno pagate onestamente», finanziando un piano per l'ammodernamento delle infrastrutture che «ormai sono inaccettabili»; finanziando la ricerca senza «continuare a dirci ogni anno, con qualsiasi governo, che per la ricerca non ci sono soldi». Le risorse che deriveranno dalla lotta all'evasione fiscale - aggiunge - devono inoltre «servire in parte alla riduzione del debito pubblico».
Luca Cordero di Montezemolo torna a esprimere insoddisfazione per la manovra 2007 in termini di capacità di riduzione della spesa pubblica: «La Finanziaria è incapace di tagliare la spesa pubblica, che è ormai fuori controllo». E chiarisce: «Non ragioniamo solo sull' imposizione diretta ma anche a livello locale, dove si reperiscono le risorse. Abbiamo tasse che in alcune regioni vanificano addirittura il cuneo fiscale. Da un lato si mettono tasse, dall'altro si creano aziende con soldi pubblici senza concorrenza».
A proposito dell'attuale fase politica, il Presidente di Confindustria ritiene che il tema vero ora sia «passare dalla elencazione alla realizzazione», perchè «non é questione di fase due, tre o quattro: é la fase zero, la fase delle cose da fare». Montezemolo rimarca così il suo appello al Governo: «Abbiamo bisogno di prendere delle decisioni, abbiamo bisogno di un Paese meno diviso, di un Paese che, a cominciare dalla riforma elettorale, metta la concorrenza al centro». Poi precisa: «Abbiamo bisogno di scegliere chi mandiamo in Parlamento, di avere più possibilità di unire culturalmente, politicamente persone che hanno del futuro del Paese una visione, non dico uguale, ma più simile». Perché, insiste il Presidente di Confindustria, «se noi continuiamo a dividerci su tutto, se continuiamo a pensare che i paesi si cambiano con le finanziarie o parlando di Tfr, non ci rendiamo conto che questo Paese, non a caso, ha perso posizioni e continua a perderle sulla competitività nella classifica mondiale».