Stop altraffico nell'intero bacino padano domenica 25 febbraio per contrastare l'emergenza smog. Domani a Roma i governatori di Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna più i presidenti delle province autonome di Trento e Bolzano firmeranno l'ordinanza che, per la prima volta, bloccherà la circolazione per almeno 12 ore in quasi tutto il Nord Italia. Le modalità operative saranno svelate solo domani, ma è probabile che il fermo del traffico resti in vigore,quasi ovunque, dalle 8 alle 20. Coinvolti tutti i centri urbani, oltre alle grandi aree metropolitane, delle regioni interessate per un totale di circa 1516 milioni di cittadini; resta da capire se il blocco sarà attivo anche sulle strade statali, mentre è quasi certa l'esclusione dal divieto della rete autostradale.
«Questa —commenta il governatore lombardo, Roberto Formigoni — è la firma di un accordo su cui lavoriamo da diversi mesi con le regioni del Nord».«Si tratta di un segnale forte — aggiunge l'assessore all'Ambiente dell'Emilia Romagna, Lino Zanichelli — lanciato dal blocco del Nord per riportare sotto controllo le polveri sottili.L'azione di bacino è importante soprattutto nei confronti dell'Unione europea, che ha avviato una procedura d'infrazione contro l'Italia per il mancato rispetto delle norme anti inquinamento».Oltre al blocco del traffico le Regioni vareranno una serie di azioni congiunte per potenziare il trasporto pubblico e incentivare il risparmio energetico (è anche annunciata la messa al bando delle auto più inquinanti dal 2010).
Domani sarà una giornata decisiva anche per l'autotrasporto. A Palazzo Chigi è in programma l'incontro tra Governo e organizzazioni di settore nel tentativo di trovare una mediazione che scongiuri il fermo dei Tir proclamato dal 12 al 16 febbraio. In pratica tutti i servizi di trasporto merci su strada si bloccherebbero per cinque giorni, mandando in tilt le attività economiche. «Il mancato rispetto dell'intesa firmata dal ministro Bianchi il 20 ottobre scorso,unitamente all'avvio delle procedure per il recupero del bonus fiscale, testimonia il disinteresse del Governo nei confronti dell'autotrasporto » spiegano le associazioni di settore. Nell'intesa firmata con il Governo era previsto lo stanziamento di 575 milioni per il settore che —affermano le organizzazioni — la Finanziaria ha ridotto a 410 milioni.
Oggi intanto, per protestare contro il pacchetto Bersani sulle liberalizzazioni, scatta la protesta dei benzinai:sulla viabilità stradale distributori chiusi dalle 19 di questa sera alle ore 7 di venerdì 9 febbraio; sulla viabilità autostradale dalle 22 di questa sera alle 22 di giovedì 8; in Sicilia le chiusure sono anticipate di 24 ore, a partire dalle 19 di ieri. Ela Commissione di garanzia ammonisce i benzinai: vanno assicurati i servizi minimi anche durante l'astensione.