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Immatricolazioni auto: a marzo +2,36%

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2 aprile 2007

Ancora un progresso per il mercato dell'auto in Italia a marzo, ma più contenuto rispetto ai due mesi precedenti. Il mese scorso infatti - ha reso noto il ministero dei Trasporti - le immatricolazioni di autovetture nuove hanno totalizzato 258.873 unità, in rialzo del 2,36% rispetto alle 252.895 registrate a marzo di un anno fa. A gennaio la crescita del mercato era stata del 3,5% ed a febbraio del 5,66%.
Globalmente, nei primi tre mesi del 2007 sono state immatricolate in Italia 733.223 auto nuove, in progresso del 4,14% rispetto alle 704.105 unità dello stesso periodo del 2006. Fiat ottiene una performance ancora superiore a quella del mercato. Per il Lingotto il mese scorso le vendite sono aumentate del 6,6% con oltre 82 mila vetture e la contestuale quota di mercato migliora di 1,3 punti percentuali attestandosi al 31,8%.

Gli elementi di fondo che per il centro studi Promotor non hanno consentito al mercato dell'auto in marzo di raggiungere un tasso di incremento a due cifre come ci si attendeva, sono tuttavia essenzialmente da ricondurre a scelte politiche e a problemi delle case automobilistiche e dei concessionari. «Preso atto del sostegno alla domanda degli incentivi alla rottamazione, le case automobilistiche hanno tagliato i 'chilometri zerò e, in diversi casi, hanno anche allentato l'impegno promozionale».
«Il fattore che maggiormente grava sul ritardo con cui gli incentivi alla rottamazione manifestano i loro effetti in termini di immatricolazioni è tuttavia di carattere logistico. Gli incentivi hanno generato un forte incremento di ordini, ma case e concessionari faticano a far fronte a questo picco di domanda che, tra l'altro, non interessa l'intera offerta, ma soltanto il 19% delle versioni offerte (quelle con emissioni di CO2 non superiori a 140 g/km) su cui si concentra però il 47% delle immatricolazioni. I tempi di risposta di case e concessionari si stanno dunque rivelando più lunghi del previsto. D'altra part- si legge ancora nella nota- l'aver limitato il diritto agli incentivi soltanto a chi acquista vetture con emissioni di CO2 non superiori a 140 g/km, ha molto ridimensionato l'impatto della manovra di rottamazione».
Nonostante la partenza lenta degli incentivi, il quadro che emerge dall'inchiesta congiunturale mensile del Centro Studi Promotor è sostanzialmente positivo e improntato alla fiducia. «In marzo i concessionari che dichiarano livelli normali o alti di affluenza ai saloni di esposizione sono il 62%, mentre il 66% giudica normale o alta l'acquisizione di ordini». Per il 78% infine, nei prossimi mesi, il mercato sará in aumento o stabile sugli elevati livelli attuali.
«Il quadro economico d'altra parte - prosegue Cps- è coerente con le attese positive dei concessionari. Il clima di fiducia dei consumatori, elemento strettamente correlato alle decisioni di acquisto di beni durevoli, è in crescita dal 2004 e in marzo fa registrare un ulteriore progresso».

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