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Auto: boom immatricolazioni ad aprile, +9,56%

M.Cia.

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2 maggio 2007


È lanciato a tutto gas il mercato dell'auto in Italia ad aprile. Il mese scorso infatti - ha reso noto il ministero dei Trasporti - le immatricolazioni di autovetture nuove hanno totalizzato 205.442 unità, in rialzo del 9,56% rispetto alle 187.509 registrate ad aprile di un anno fa. A marzo la crescita del mercato era stata del 2,36%. Globalmente, nei primi quattro mesi del 2007 sono state immatricolate in Italia 940.046 auto nuove, in progresso del 5,43% rispetto alle 891.614 unità dello stesso periodo del 2006.

Brilla Fiat, La Stilo entra nelle Top Ten. Alfa Romeo in discesa

Dati positivi per Fiat nel mercato dell'auto ad aprile in Italia: sono state vendute oltre 66 mila vetture - rileva il Lingotto - per una quota del 32,3% del mercato. Nel confronto con i risultati ottenuti nell'aprile 2006 sono aumentate sia le vendite (+14,5%), sia la quota (+1,4 punti percentuali). Fiat Group Automobiles cresce più del mercato: complessivamente in Italia ad aprile sono state immatricolate oltre 205 mila vetture, il 9,6 per cento in più rispetto allo stesso mese di un anno fa. Nei primi quattro mesi del 2007 la quota di Fiat Group Automobiles è stata del 31,9%, 1,2 punti percentuali in più nel confronto con il 2006.
Positivo anche il saldo delle vendite, in crescita del 9,5%, a fronte di un aumento della domanda complessiva del 5,4%. Il marchio Fiat ha venduto in aprile circa 52 mila vetture, il 18,1% in più rispetto a un anno fa. In termini di quota il brand ottiene la miglior performance dal gennaio 2002: 25,2%, 1,8 punti percentuali in più rispetto allo scorso anno. Fiat Punto (19.600 mila esemplari immatricolati in aprile) e Fiat Panda (15.000 mila) si confermano al vertice della classifica delle vetture più vendute in Italia.
Entra tra le Top Ten la nuova Fiat Bravo che ha venduto nel mese di aprile circa 5.400 mila unità con una quota del 17,3% conquistando la prima posizione nel segmento C. Grazie alla Bravo, il brand Fiat con una quota del 18,8% ha ottenuto nel segmento C il miglior risultato dal dicembre 2003.
Alfa Romeo invece è in netta discesa: il marchio del Biscione lascia sul terreno il 14,06% di immatricolazioni, ma secondo una nota del gruppo il dato è stato fortemente condizionato dai 15 giorni di forzata inattività dello stabilimento di Pomigliano (dove sono prodotte tutte le Alfa con la sola eccezione della 166) con evidenti ripercussioni sulle consegne. Per questo motivo la quota del marchio in aprile è stata del 2,5%, scendendo di 0,7 punti percentuali rispetto a un anno fa.
Lancia invece registra un rialzo del 16,2%. I numeri restano bassi (9.262 vetture per un market share del 4,21) ma è comunque un segno positivo stante anche la gamma ridotta all'osso e priva di una vettura media e contraddistinta da un lato di gamma (Thesis) non competitiva. Il risultato è tanto più degno di nota in quanto ottenuta in assenza di lanci di nuovi prodott

Peugeot al decollo. Bene anche Ford e Volkswagen.

Del boom di immatricolazioni hanno beneficiato molti costruttori: Ford ha messo a segno un rialzo del 15,54%, Peugeot vede una crescita delle vendite pari al 64,62%, mentre la sorella Citroën registra un incremento delle vendite del 7,94%. Male Renault: la Regie - infatti – sostiene un calo delle immatricolazioni pari al 13,31 per cento. Volkswagen corre grazie a un rialzo dell'11,38%, mentre il lusso Made in Germany è in discesa (Bmw –2,11; Mercedes –4,92), come conseguenza dei problemi "Iva" sul mercato delle flotte aziendali. Bene anche Opel che vede aumentare le mmatricolazioni di oltre il 10 per cento.

La Classifica

La Hit parade dei modelli a benzina vede sul podio Fiat Punto, seguita da Panda e dalla Ford Fiesta. mentre la graduatoria Diesel vede una doppietta al secondo e terzo posto di Ford con Focus e Fiesta che inseguono la Fiat Punto, mentre la Stilo è in rampa di lancio al quarto posto ed è oggetto di una guerra dei listini attuata a suon di campagne promozionali dalla casa dell'Ovale Blu

L'analisi dell'Anfia

Secondo Anfia sulla forte crescita delle immatricolazioni hanno pesato anche fattori di calendario che segnalano come "si potrebbe evidenziare un ritardo degli effetti positivi sulle registrazioni ad opera degli incentivi governativi". L'associazione della filiera italiana dell'automobile segnala che facendo un confronto a parità di giornate lavorative (un giorno in meno nell'aprile 2006), la variazione positiva si riduce ad un +3,8%. "Visti questi dati - spiega l'Anfia - si potrebbe evidenziare un ritardo degli effetti positivi sulle registrazioni ad opera degli incentivi governativi. Infatti, se si prendono a confronto gli incrementi a due cifre che si verificarono con la campagna di rottamazione del 1997, i risultati ottenuti in questi mesi sono distanti dalle aspettative. Da sottolineare però, che il mercato dell'auto negli ultimi anni si é attestato su volumi decisamente più elevati rispetto a quelli ante 1997, pertanto, seppur in presenza di contributi governativi, risulta difficile ipotizzare tassi di crescita come quelli realizzati durante tutto il periodo della precedente campagna".
Unrae: bene il mercato, ma preoccupa il calo delle auto aziendali
"Due sono le indicazioni che emergono dai dati di vendita delle auto nuove nel corso del mese di aprile – ha dichiarato Gianni Filipponi, Segretario Generale dell'Unrae, l'Associazione che rappresenta le Case automobilistiche estere operanti in Italia. - Innanzitutto che il numero delle immatricolazioni, superiore a quello della raccolta ordini, conferma che le Case automobilistiche stanno riducendo i tempi di consegna, inizialmente allungati dall'accresciuto flusso di domanda favorito dall'incentivo alla rottamazione e dalla necessità di incrementare le forniture.
In secondo luogo – ha aggiunto – che il sensibile calo delle immatricolazioni delle auto aziendali, già registrato nel 1° trimestre, è letteralmente "esploso" in aprile, con una riduzione del 7% in volume e con una quota sul totale mercato che si riduce dal 30,2% dell'anno scorso al 25,7% di questo anno. Ciò è evidente conseguenza delle misure fiscali adottate con la Finanziaria a danno delle auto acquistate dalle aziende. In queste condizioni – commenta Filipponi – il mercato non può esprimersi compiutamente ed è necessario intervenire immediatamente per fermare questa emorragia e per recuperare il naturale trend di vendita di un settore così importante, con un trattamento fiscale per le auto delle aziende, dei loro dipendenti e dei professionisti più vicino a quello che avviene in tutti i principali Paesi europei". Il quadro descritto emerge dalle immatricolazioni in Italia di auto nuove che nel mese di aprile, secondo quanto comunicato dal Ministero dei Trasporti, sono state 205.442, con una crescita del 9,6% rispetto all'aprile del 2006, quando si registrarono 187.509 unità, il che porta le immatricolazioni dei primi quattro mesi dell'anno a un totale di 940.046, con un incremento del 5,4% rispetto alle 891.614 del quadrimestre iniziale dello scorso anno.

Per quanto riguarda gli ordini, in base ad un primo scambio di informazioni fra Anfia e Unrae, in aprile la raccolta ha registrato un volume vicino alle 195.000 unità, circa l'8% in più rispetto all'analogo mese dello scorso anno. Nel complesso dei quattro mesi, gli ordini risultano essere superiori a 1.005.000, con una crescita del 14,5% nei confronti della raccolta dei quattro mesi iniziali del 2006. Il raffronto fra i due dati concretizza l'inversione di tendenza e conferma come la parte iniziale dell'anno sia servita alle Case per trovare il ritmo giusto delle forniture di fronte ad una notevole crescita della domanda in Italia. Dall'analisi mensile della struttura del mercato, va sottolineato il progressivo rallentamento della domanda di vetture diesel, passate da una quota del 58% dell'aprile 2006 al 53,5% dello stesso mese dell'anno in corso, mentre nel 1° quadrimestre i diesel hanno rappresentato il 55,2% del mercato a fronte del 57,6% del gennaio-aprile 2006.

Tale flessione è evidentemente da correlare, come sottolineato anche dagli analisti dell'Unrae, al fatto che gli incentivi alla rottamazione vanno a favore soprattutto dei segmenti di ingresso (A e B), che registrano una quota di vendita dei modelli diesel nettamente inferiore alla media generale del mercato. L'analisi dei segmenti, oltre ad evidenziare gli effetti degli incentivi (il segmento A è cresciuto nel quadrimestre dal 14,5% al 16,2%), mostra in modo chiaro quanto danno stia facendo il nuovo trattamento fiscale delle auto aziendali.

Il segmento C, infatti, è calato nel 1° quadrimestre dal 26,1% al 25% e quello D dal 13% all'11,9%. Per quanto concerne l'analisi delle carrozzerie, la flessione delle auto intestate a società ha come conseguenza la riduzione di quota di mercato delle tipiche vetture aziendali: le station wagon hanno, infatti, perso oltre 2 punti percentuali di quota nel primo quadrimestre, raggiungendo attualmente il 9,3% del mercato.

Da sottolineare, inoltre, la crescita delle immatricolazioni di fuoristrada (dal 5,6% del gennaio-aprile 2006 al 7,5% dello stesso periodo dell'anno in corso), dovuta certamente alla piena disponibilità di molti modelli nuovi, soprattutto nella fascia più bassa del mercato, ma probabilmente anche alla nuova normativa sugli "autocarri fiscali" che, riducendo le categorie di veicoli considerati autocarro e, conseguentemente, soggetti a detrazioni fiscali, ha indirizzato gli acquisti verso l'immatricolazione come autovettura.

L'analisi delle immatricolazioni fatta dall'Unrae evidenzia un fatto interessante anche per quanto riguarda le aree geografiche. "Il Nord-Ovest – sottolinea Filipponi – nel quadrimestre è passato dal 28,8% al 31,4% del totale Italia. E' un incremento davvero notevole, probabilmente dovuto in gran parte al fatto che le limitazioni alla circolazione urbana si sono concentrate soprattutto in quell'area. Come conseguenza, molti automobilisti, anche approfittando degli incentivi statali, hanno scelto di acquistare subito una nuova vettura Euro4, portando in rottamazione una vecchia Euro0 o Euro1, proprio come il legislatore si proponeva". Quanto, infine, all'usato, l'andamento del mese di aprile e quello del 1° quadrimestre sono abbastanza simili a quanto registrato per le auto nuove. Infatti, in base ai dati del Ministero dei Trasporti, i passaggi di proprietà (minivolture incluse) in aprile sono stati 396.031 con una variazione positiva del 12,4% rispetto ai 352.326 dell'aprile 2006 e nel 1° quadrimestre 1.694.340, in crescita del 4,1% rispetto ai 1.627.003 del gennaio-aprile 2006.
Il commento di Promotor
L'immatricolazione di 205.442 vetture in Italia nel mese di aprile rappresenta «un dato decisamente positivo, soprattutto se si considera che il mese che si è appena concluso non ha certamente favorito le attività economiche e tra queste neppure l'acquisto di autovetture. La Pasqua e le numerosissime possibilità di 'pontì hanno infatti ripetutamente interrotto il ritmo delle attività produttive». Lo rileva il Centro Studi Promotor. «Il risultato di aprile - aggiunge Promotor - è dovuto in larga misura agli incentivi alla rottamazione che, sia pure con tempi più lunghi del previsto, cominciano a produrre significativi incrementi anche per le immatricolazioni, oltre che per la raccolta di ordini. L'effetto degli incentivi è in realtà più forte di quanto appaia dal dato complessivo di aprile in quanto sul totale incide negativamente l'andamento dell'auto aziendale». Dall'inchiesta congiunturale di aprile del Centro Studi Promotor emerge inoltre un quadro ancora decisamente positivo del mercato automobilistico, ma vi è un certo peggioramento rispetto ai mesi precedenti. In aprile, sulle valutazioni degli operatori hanno influito certamente il succitato calendario del mese, ma probabilmente pesano anche gli elementi non positivi che cominciano ad apparire nel quadro economico. In particolare i concessionari interpellati dal Centro a fine mese lamentano soprattutto una bassa affluenza di visitatori negli show room con ovvie conseguenze sull'acquisizione di ordini. Il 76% dei concessionari in aprile prevede comunque per i prossimi mesi domanda stabile o in aumento. La percentuale corrispondente era però del 78% in marzo e del 97% in febbraio.

Le immatricolazioni ad aprile in Italia
Le auto più vendute ad aprile in Italia
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