Trend positivo per l'industria manifatturiera italiana, ma le piccole imprese e il Sud sono in affanno. È il risultato dell'indagine condotta nel primo trimestre del 2007 da Unioncamere sulle piccole e medie imprese industriali da 1 a 500 dipendenti. Sale dell'1,9% la produzione e del 2% il fatturato rispetto allo stesso periodo del 2006. Brillante il risultato delle imprese industriali da 50 a 500 dipendenti, mentre le aziende che occupano fino a 49 dipendenti, soprattutto quelle artigiane, registrano meno verve negli ordinativi. Forti le differenze geografiche: la manifattura cresce al Nord sia in termini di produzione che di fatturato, mentre registra al Sud andamenti negativi. Ripresa positiva, ma meno decisa quella del Centro Italia. Positivo il dato sull'export, che segna una media di crescita del 3,4%, con un andamento particolarmente positivo nel Nord-Est e nel Centro.
I dati, secondo Andrea Mondello, presidente di Unioncamere, confermano la ripresa in atto in Italia, che ha il suo fulcro nel Nord-Est, fa leva sull'export e sulle medie imprese che trainano le filiere a maggior valore aggiunto del Paese. «L'andamento del trimestre - osserva Mondello - evidenzia le difficoltà che abbiamo più volte segnalato: quelle delle piccole imprese che vivono una severa selezione imposta dalla concorrenza e dal mercato e quelle del Mezzogiorno, che stenta a tenere il passo del Centro-Nord. Sono due problemi ai quali occorre che sia la politica economica regionale, sia quella nazionale, diano risposte urgenti».
C'è ottimismo fra le imprese per il prossimo trimestre in particolare in quelle maggiori, mentre nelle piccole si registra una maggiore cautela. A credere più nel futuro sono gli imprenditori del Nord-Est, seguiti da quelli del Nord-Ovest.