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La storia della 500

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18 giugno 2007


Il primo debutto fu esattamente 50 anni fa ed avvenne in pieno miracolo economico. Era il 1957 e la Fiat 500 rimase in produzione fino al 1975 (uscì in 3.893.294 unità), testimone di anni cruciali per la trasformazione dell' Italia in moderno paese industriale.
Quando dallo stabilimento Mirafiori esce il primo «cinquino» alla tv italiana iniziavano le prime puntate di Carosello, quando va in pensione entra in uso il formato di registrazione video Vhs. Nei suoi 18 anni di vita ha davvero attraversato un'epoca. Il 1957 è l' anno in cui l'Urss lancia nello spazio la navicella Sputnik con a bordo la cagnetta Laika, primo essere vivente a orbitare attorno alla Terra. È l'epoca della conquista dello spazio, come del resto, con la 500, si assiste alla conquista della mobilità in Italia. Costava 490 mila lire (465 mila pochi mesi dopo perchè le vendite non decollavano), un prezzo piuttosto alto se paragonato a quello di poco superiore della 600. Un operaio manovale comune guadagnava 40 mila lire al mese, un impiegato di prima categoria 90 mila.
Nei negozi alimentari l'80% dei clienti comprava ancora a credito e pagava a fine mese: in una famiglia di tre persone il 50-60% dello stipendio operaio se ne andava nella spesa alimentare.
In campo sportivo il Milan aveva appena vinto il campionato e il toscano Gastone Nencini, il Giro d'Italia. Jacques Anquetil, intanto, stava conquistando il suo primo Tour de France, mentre Juan Manuel Fangio vinceva l'ultimo dei suoi 5 mondiali di F1 con la Maserati. Alla tv italiana, oltre a Carosello, dominavano «Il Musichiere» di Mario Riva e «Lascia o Raddoppia» di Mike Bongiorno. Il 1957 è stato un anno denso di avvenimenti anche a livello politico. A Roma l'Italia, la Francia, la Repubblica Federale Tedesca, il Belgio, i Paesi Bassi e il Lussemburgo firmano i trattati costitutivi della Comunità Economica Europea.
Il 1958, anno della 500 Sport (prezzo 560 mila lire), non è certamente meno intenso del precedente. Valdimir Nabokov pubblica in Usa il romanzo «Lolita», che non manca di creare scandalo. Una giovane ballerina, Carla Fracci, diventa etoile della Scala di Milano. Per lo sport il Brasile vince il mondiale di Svezia, la Juventus il campionato di calcio, Ercole Baldini il Giro e uno scalatore lussemburghese, Charly Gaul, il Tour.
Muore Papa Pio XII, Eugenio Pacelli, e viene eletto Angelo Roncalli, Giovanni XXIII, Krusciov diventa capo del governo e del Pcus dell'Urss e il generale De Gaulle è nominato presidente della V Repubblica francese.
Nel 1960 arrivano la 500 D e la Giardiniera (rispettivamente 450 e 565 mila lire il loro prezzo). È l' anno dell'Olimpiade di Roma e si chiude, per lo sport, con la morte di Fausto Coppi.
John Kennedy viene eletto alla presidenza degli Usa.

Nel 1965, quando in Cina scoppia la «rivoluzione culturale» o in Inghilterra Mary Quant lancia la minigonna e dalla liturgia cattolica le lingue dei singoli Paesi sostituiscono il latino, debutta la 500 F (venduta a 475 mila lire). È del 1968 la presentazione della Fiat 500 L (525 mila lire), così come il primo tv a colori brevettato da Sony. Questo anno rimane famoso per il «maggio francese». Nel '68 ci sono l'assassinio di Martin Luther King e Robert Kennedy, l'accelerazione violenta della guerra del Vietnam, l'invasione della Cecoslovacchia da parte delle truppe russe.
Nel 1972 esce l'ultima serie della Fiat 500, la R. Richard Nixon compie uno storico viaggio in Cina. Il presidente della Repubblica Giovanni Leone scioglie anticipatamente, e per la prima volta nella storia repubblicana, le Camere. Il fatto più terribile è comunque la strage degli atleti israeliani alle Olimpiadi di Monaco. In Usa scoppia lo scandalo Watergate.
L'ultimo anno di produzione della 500 R è il 1975 (600 mila lire circa il prezzo). Si parla ormai di «seconda auto per la famiglia», quella dei figli neopatentati, e per capire quanto, davvero, fosse cambiato il tenore di vita in Italia basti pensare che 18 anni prima il prezzo della vettura era pari a 13 stipendi di un operaio, nel '75 per acquistarla di stipendi ce ne volevano quattro.

Dal 1957 la 500 al '72 è stata la Fiat più venduta. In 18 anni di carriera, dal 1957 al 1975, ne sono state prodotte 3.893.294 unità. La Fiat 500 è un mito che fa parte della storia dell'Italia. Ma le sue radici affondano ancora più lontano, il suo papà, l' ingegnere Dante Giacosa, aveva già disegnato nel '36 la «500», più nota come Topolino, la prima auto popolare italiana e la più piccola al mondo. Un modello totalmente diverso dal punto di vista tecnico. Quella del '57 ha carrozzeria autoportante, motore posteriore e raffreddato ad aria (il primo della Fiat), quattro ruote indipendenti. Lascerà un segno indelebile che vive ancora oggi, con circa 400 mila vetture che circolano in tutta la penisola.

Il debutto - La Fiat Nuova 500 debuttò nell'estate del 1957, con un allestimento spartano, due soli sedili e una panchetta posteriore. La vettura può ospitare soltanto 2 persone, ma porta 70 chilogrammi di bagaglio. La Nuova 500 prima serie, in occasione del Salone dell'Auto di Torino del 1957 (e cioè a tre mesi dal lancio) viene già modificata. Ha incontrato, infatti, poco favore nel pubblico. La Fiat, quindi, corre ai ripari e presenta due versioni modificate che chiama 500 «Normale» e 500 «Economica». Entrambe, a dispetto del nome che farebbe immaginare l'esatto contrario, offrono maggiori contenuti, arrivano a ospitare 4 persone grazie a un sedile posteriore «vero» e omologato oltre che imbottito.

Le versioni sport e tetto apribile (1958 - 1960) - Per differenziare e potenziare ulteriormente la gamma 500, la Fiat offre a metà del 1958 la versione Sport. La vettura ha inizialmente il tetto rigido e si caratterizza all'esterno per una fascia rossa posta al di sotto del padiglione e, in alcuni casi, anche per la verniciatura della scocca bicolore. Si torna, però, ai 2 posti secchi e alla inutilizzabile panchetta posteriore. Nel 1959 arriva anche la versione tetto apribile della Sport.

500 giardiniera - (1960 - 1977). Nel maggio del 1960 arriva la versione station wagon: la Giardiniera. I tecnici di Mirafiori aumentano il passo di 10 centimetri per accrescerne la capacità di trasporto. La portata della Giardiniera è di 4 persone, più 40 chilogrammi di bagaglio. Ne saranno prodotte 327.000.

500 D (1960 - 1965) - Nell'autunno del 1960 la 500 viene offerta nella nuova serie D. La cilindrata viene aumentata a 499,5 cm3. La velocità di 95 km/h e il consumo medio di 4,8 litri/100 chilometri. L'abitabilità torna a 4 persone. Viene adottato anche lo schienale posteriore abbattibile.

500 F (1965 - 1972) - Debutta nel marzo del 1965 e nel 1968 verrà affiancata in listino dalla 500 «Lusso» e si caratterizza, per la prima volta nella storia del modello, per le portiere incernierate sull'anteriore più sicure anche in caso di urto e che permettono di far finalmente scomparire, a 8 anni dalla prima serie della 500, le antiestetiche cerniere a vista. Viene arricchita nelle dotazioni e nei materiali.

500 L - (1968 - 1972). La missione di questa versione, apparsa a settembre 1968, è chiara: coprire la richiesta di una clientela che vuole una vettura più completa, più caratterizzata e più «lussuosa». Si tratta di automobilisti disposti anche a spendere 525.000 lire e cioè, circa 100.000 lire in più rispetto alla 500 F. A livello di meccanica e prestazioni, comunque, la 500 L non cambia. È diversa, invece, la 500 L nell'estetica interna ed esterna.

500 R (dal 1972 al 1975). In contemporanea con la presentazione della sua «erede», la 126, viene lanciata nell'autunno del 1972, al Salone dell'Auto di Torino, l'ultima 500. Dopo essere stata prodotta a Mirafiori e all'Autobianchi, la vettura viene costruita anche alla SicilFiat di Termini Imerese (Palermo), da dove uscirà nell'estate '75 l'ultimo esemplare.
Il nome «Cinquecento» (ma in lettere) viene anche usato per il modello di utilitaria che uscirà dal '91 al '97, dopo la 126. Una vettura assemblata in Polonia, che ha anche una versione ecologica «Elettra» e che viene venduta in 1 milione e 170 mila esemplari.

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