La protesta contro gli studi di settore si allarga a macchia d'olio nel Nordest. A Padova e a Treviso si raccolgono firme da inviare all'Esecutivo. Ieri da Venezia è partito anche un ricorso all'Unione europea, mentre l'assessore regionale all'Economia, Fabio Gava (Forza Italia), si è detto pronto a firmare contro il provvedimento e a scendere in piazza a fianco di artigiani e commercianti.
Il problema di fondo è che il Nordest continua a percepire il Governo come un soggetto "estraneo" se non ostile e le sue politiche vengono vissute come atti punitivi nei confronti di una "area nemica". Lo testimoniano contenuti e numeri del secondo rapporto sugli orientamenti civici realizzato da Demos e Fondazione Nordest e curato da Ilvo Diamanti e Fabio Bordignon.
Il 38% del campione di 1005 persone intervistate, rappresentativo della popolazione del Veneto, del Friuli Venezia Giulia e della Provincia di Trento, ritiene giustificabile pagare meno tasse del dovuto se si ha la possibilità; una percentuale analoga è tranquillamente disposta a saldare in nero una prestazione professionale per risparmiare, il 30,7% accetta il lavoro in nero. Percentuali che si discostano fra i cinque e i sette punti da un analogo campione nazionale e che affondano le radici — come interpreta Diamanti — in una persistente voglia di autonomia, di lavoro e di governo.
Altri numeri costituiscono la base su cui poggia questa posizione e sono quelli relativi al consenso verso le istituzioni. Anche se l'87% del campione si dice orgoglioso di essere italiano, lo Stato riscuote la fiducia di appena il 30,7% degli intervistati. Il Parlamento si ferma a quota 19,4 e i partiti non vanno oltre un 9,2 per cento: in pratica meno di un cittadino ogni dieci crede nel sistema partitico. Vengono premiate, invece, le amministrazioni locali tanto che la Regione conquista un onorevole 47,5% ed i Comuni arrivano al 54,5.
«E' chiaro — dicono gli autori dell'indagine —che partendo da questi presupposti a Nordest la tentazione del "fai da te" è molto forte e un argomento come il Fisco è l'ideale strumento di sfida verso la politica e verso il governo, con le minacce di disobbedienza ». L'indagine,raffrontata su precedenti ricerche, evidenzia poi che se il mal di pancia a Nordest non è certo migliorato si è invece verificato un fenomeno di "nordestizzazione" del Paese, dove è maturata una crescente sfiducia nelle istituzioni. Resta da dire che dallo studio emerge anche la conflittualità fra i due Nordest, quello autonomo e quello no, tanto che il 46% dei cittadini veneti sarebbe favorevole a un percorso secessionista del proprio Comune.