Prosegue positivo il mercato dell'auto in Italia ad agosto. Il mese scorso infatti - ha reso noto il ministero dei Trasporti - le immatricolazioni di autovetture nuove hanno totalizzato 103.750 unità, in crescita del 6,77% rispetto alle 97.167 unità registrate ad agosto di un anno fa. A luglio il mercato aveva segnato un aumento del 10,1%. Globalmente, nei primi otto mesi del 2007 sono state immatricolate in Italia 1.736.377 auto nuove, in crescita del 7,27% rispetto alle 1.618.772 unità dello stesso periodo del 2006.
Fiat in accelerazione
Fiat Group Automobiles ha immatricolato ad agosto in Italia 33.010 nuove autovetture, in aumento del 7,86% rispetto alle 30.603 unità dello stesso mese del 2006. A luglio le vendite di auto nuove del gruppo torinese erano cresciute del 9,8%, attestandosi a 64.467 unità. Nei primi otto mesi dell'anno Fiat Group Automobiles ha immatricolato in Italia 546.846 auto nuove, contro le 496.778 dello stesso periodo di un anno fa, segnando un progresso del 10,07%.
Bene la 500. L'ultima nata di casa Fiat, lanciata il 4 luglio scorso, è entrata subito nella top ten dei modelli più richiesti (a diesel e benzina): con 2.371 unità vendute nel mese di agosto si attesta all'ottavo posto della classifica guidata da Fiat Punto (8.322), Panda (6.934) e Ford Fiesta (3.601).
Le altre case automobilistiche
Per quanto riguarda le quote di mercato delle altre case automobilistiche, nell'ultimo mese Volkswagen si è attestata al 7%, in espansione rispetto al 5,77% dell'agosto 2006. Un andamento positivo che si conferma anche nei volumi di vendita: 7.265 auto immatricolate contro le 5.611 dello stesso mese dell'anno precedente. Una crescita del 29,48 per cento.
Anche per Opel buona performance: 7.171 auto vendute ad agosto contro le 6.319 del 2006 con un aumento del 13,48 per cento. La quota di mercato controllata dal marchio tedesco di Gm è pari al 6,91%, in salita rispetto al 6,5% dell'agosto 2006.
Bene anche Peugeot a +9,43%: 4.698 i modelli immatricolati nell'agosto 2006, in aumento rispetto ai 4.293 del 2006, con il mercato che si allarga al 4,53% rispetto al 4,42 dell'anno prima. Al contrario Citroen riduce il proprio impatto sul mercato al 4,66% rispetto al 5,5 dell'agosto 2006. Un risultato che si riproduce anche nelle vendite, diminuite a 4.832 unità nell'agosto 2007, mentre nello stesso periodo del 2006 si erano fermate a 5.346.
Anche Ford perde una piccola fetta di mercato: nell'agosto 2007 si è fermata al 7,33%, in flessione rispetto al 7,64% dell'anno prima. Tuttavia ha aumentato le vendite, commercializzando nello stesso mese 7.609 modelli contro i 7.421 dell'agosto 2006, per un incremento complessivo del 2,53 per cento.
Situazione simile per Renault, che ad agosto ha venduto 5.025 auto, migliorando la propria performance del 2,4% rispetto ai 4.907 esemplari del 2006. La quota di mercato della casa francese, tuttavia, si riduce al 4,84%, mentre lo scorso anno registrava il 5,05 per cento.
Il commento dell'Unrae
Secondo l'associazione dei costruttori esteri (Unrae) il buon andamento del mercato e della "pulizia" del parco circolante ha tratto giovamento, oltre che dagli incentivi, anche dal contenuto costo del denaro, che ha favorito le vendite dilazionate, ormai molto diffuse nelle loro diverse formulazioni.
«Il costo del denaro – commenta Gianni Filipponi, Segretario Generale
dell'Unrae, – deve restare ad un livello accettabile, per non frenare quel processo di rinnovamento del parco circolante tanto necessario sia per la difesa dell'ambiente, sia per il miglioramento del tasso complessivo di sicurezza, garantito dai nuovi prodotti rispetto alle auto di parecchi anni fa».
«La flessione in agosto dell'indice di fiducia dei consumatori – sottolinea Gianni Filipponi – deve suggerire la massima cautela da parte del sistema bancario, onde evitare che il processo di svecchiamento del parco e l'importante contributo del comparto dell'auto al bilancio economico nazionale subiscano un pericoloso rallentamento».
Il buon andamento del mercato dovrebbe ora trarre ulteriori stimoli dall'applicazione delle legge n. 127/2007 che ripristina di fatto la precedente fiscalità sulle auto aziendali garantendo, nel contempo, un sensibile aumento della quota Iva detraibile. Nel complesso, dunque, il quadro fiscale per le auto aziendali risulta meno penalizzante rispetto a quanto accadeva negli anni precedenti.
Il parere del Cps
Secondo il il Centro Studi Promotor «l'orizzonte per il mercato dell'auto appare dunque sereno, anche se incombe la possibile ripercussione negativa di una frenata del credito all'acquisto di auto per i ripetuti rincari del costo del denaro decisi dalla Banca Centrale Europea. Sulla domanda di autovetture - continua Csp - continuano ad influire positivamente gli incentivi alla rottamazione, anche se interessano solo una parte del mercato. Dall'ultima inchiesta congiunturale mensile sul mercato dellautomobile condotta nei giorni scorsi dal Centro Studi emerge inoltre con chiarezza da un lato il rallentamento dell'attività di agosto ma dall'altro una migliorata fiducia degli operatori sulle prospettive. In particolare migliorano le attese dei concessionari sull'andamento delle vendite a tre-quattro mesi. La quota di concessionari che prevedono domanda stabile o in aumento nel prossimi mesi sale infatti all87% dal 78% di luglio e dal 63% di giugno. Il recupero di fiducia dei concessionari poggia su alcuni solidi elementi - conclude Csp: innanzitutto sul proseguire dell'impatto positivo degli incentivi alla rottamazione, poi sul fatto che la ridefinizione della tassazione sull'auto aziendale dovrebbe portare ad una ripresa di questo importante segmento. A ciò si aggiunge che ci si attende un impulso positivo da diversi ed importanti nuovi modelli recentemente introdotti o in via di presentazione.
